50 anni: doppia festa per Dario e l’Autoscuola Lecchese

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Soci e dipendenti dell'Autoscuola Lecchese al ristorante DLake per festeggiare il 50esimo dalla fondazione
Soci e dipendenti dell'Autoscuola Lecchese al ristorante DLake per festeggiare il 50esimo dalla fondazione
Soci e dipendenti dell’Autoscuola Lecchese  festeggiano il 50esimo dalla fondazione

 

 

LECCO – L’Autoscuola Lecchese taglia il traguardo del mezzo secolo, soci e impiegati soffiano sulle 50 candeline e festeggiano le 30 mila patenti di tutti gli allievi che hanno istruito a partire dal 1965. Per una bella coincidenza il compleanno dell’autoscuola cade in contemporanea con il 5oesimo genetliaco di Dario Polvara, uno dei due soci. Nell’anno di fondazione dell’attività, infatti, i coniugi Polvara avevano messo in cantiere anche il loro grande progetto di vita e, così, sia l’autoscuola che il figlio Dario hanno visto la luce nel medesimo momento.

L’inizio degli anni ’60 coincidono con il boom economico del Paese, che si è lasciato alle spalle la miseria del dopoguerra, e l’automobile, fino a quel momento considerato un bene di lusso, diventa una necessità per tutte le famiglie e simbolo di libertà per i giovani. Nel dicembre del 1965 i coniugi lecchesi Giovanni “Piero” Polvara e Alessandra Rota accettano la sfida del cambiamento e per la prima volta aprono le porte dell’ufficio di via Dante Alighieri inaugurando così la lunga attività dell’Autoscuola Lecchese.

 

La torta con il logo dell'Autoscuola Lecchese
La torta con il logo dell’Autoscuola Lecchese

 

Così come l’esame di maturità, anche il conseguimento della patente di guida è considerato uno dei traguardi che simboleggiano l’indipedenza e l’ingresso nell’età adulta, per questo è difficile dimenticare chi ci ha accompagnati nel raggiungimento di tali obiettivi e, così, l’istruttore di scuola guida diventa una figura quasi familiare. Ne è convinto anche Dario Polvara, figlio dei fondatori, che è cresciuto nella loro autoscuola e fin da bambino ha avuto mansioni al suo interno: “Mi ritengo molto fortunato ad avere l’Autoscuola Lecchese per due motivi: il primo è che ho ereditato dai miei genitori un lavoro che mi appassiona e il secondo è che avere a che fare con i giovani è stimolante e ti aiuta a non invecchiare. Devo ringraziare i miei allievi per la grande elasticità mentale che mi ‘costringono’ a mantenere e, poi, riuscire ad accompagnarli un traguardo per loro così importante mi riempie di orgoglio e di gioia. Spesso ricevo messaggi di ringraziamento che mi fanno capire di essere sulla strada giusta”.

Dario Polvara e Matteo Butti soci dell'Autoscuola Lecchese
Dario Polvara e Matteo Butti soci dell’Autoscuola Lecchese

 

Insieme a Dario Polvara, dal 2006 il socio a capo dell’Autoscuola Lecchese è l’istruttore di guida Matteo Butti, entrato in società sulle orme del padre Franco Butti, che aveva iniziato a collaborare con la loro autoscuola 38 anni fa e che ancora oggi offre il suo contributo con consulenze frutto della sua lunga esperienza.

“Dal ’65 l’Autoscuola Lecchese ha fatto conseguire circa 30 mila patenti – racconta Matteo Butti – e io sono felice di farne parte perché fare l’istruttore di scuola guida è un lavoro con un grande coinvolgimento emotivo, insieme agli altri dipendenti e a tutti i nostri allievi formiamo una grande famiglia e spero che continueremo con la stessa passione e lo stesso successo di oggi anche per i prossimi cinquanta anni”.

Oltre ai soci Dario Polvara e Matteo Butti, per l’Autoscuola Lecchese lavorano anche le impiegate Deborah Polvara e Vojsava Murati e l’istruttore di guida Franco De Giovanetti.

Lo staff dell'Autoscuola Lecchese al completo
Lo staff dell’Autoscuola Lecchese al completo

 

Nella stessa serata Dario Polvara ha soffiato sulle candeline dalla torta “rock” fatta preparare dalla famiglia per celebrare i suoi 50 anni di vita, sottolineando il suo lato creativo e la sua passione per la musica con la scritta sul dolce “Dario 50, last cyberpunk in town”.

 

Dario con il figlio Jonathan e il nipote Diego di fronte alla sua torta di compleanno
Dario con il figlio Jonathan e il nipote Diego di fronte alla sua torta di compleanno