ABBADIA LARIANA – Una cerimonia semplice ma suggestiva, con una “Lucia” che – partita dal parco di Chiesa Rotta – ha raggiunto la sera di sabato 10 agosto la piccola spiaggia antistante il giardino della parrocchia.
Sulla più tipica tra le imbarcazioni lariane vi era la statua in legno di tiglio (alta un metro e 36 centimetri) raffigurante San Lorenzo, patrono principale di Abbadia Lariana, realizzata dallo scultore Eric Perathoner di Ortisei. Ad accoglierla, il parroco don Vittorio Bianchi.
Sul sagrato della chiesa dedicata appunto a San Lorenzo sono stati letti i dialoghi riportati da Sant’Ambrogio, vescovo di Milano, intercorsi tra il santo patrono e Papa Sisto II nel momento in cui questi si apprestava ad affrontare il martirio, che precedette di pochi giorni quello del diacono Lorenzo.
Don Vittorio ha ricordato il proposito di rinnovare una solennità festosa avvenuta intorno alla metà del XVIII secolo, quando gli abitanti di Abbadia si trasferirono per svolgere le loro attività religiose nella chiesa dei Padri Serviti dedicata ai santi Vincenzo e Anastasio.
“La nuova chiesa, più ampia e decorosa – ha spiegato il parroco – venne sostituita a quella “ammalorata” della Ripa e i sacerdoti, con le numerose confraternite locali e con tutto il popolo, ripresero gioiosamente l’impegno per un risveglio della loro fede”. “Noi vogliamo riprendere idealmente quella circostanza – ha aggiunto don Vittorio – per rinnovare anche noi la nostra vita sull’esempio del patrono. Una fede viva e aperta alle esigenze del mondo”.
Un’ultima invocazione (“San Lorenzo, sii vigile su tutti noi, dacci la capacità di superare le sfide del mondo di oggi alla fede in Gesù, facci attenti ai bisogni dei poveri e dacci il dono della generosità del servizio”), dopodiché la statua è stata portata dentro la chiesa e posta davanti alla grande tela – datata 1593 – raffigurante San Lorenzo con i paramenti di diacono, la palma in una mano e nell’altra la graticola.
Sulla destra di quella stessa tela vi è San Filippo Benizi con un giglio, il libro e il Crocifisso, mentre sulla sinistra è rappresentato San Francesco d’Assisi che regge il Crocifisso e mostra la piaga del costato. Benizi si trovava con altri due monaci in visita ai conventi europei dei Padri Serviti. Ad Abbadia venne fermato e supplicato di ricostruire il convento benedettino che era andato distrutto. Siamo nel 1272.
La nuova statua di San Lorenzo – che una volta conclusi i festeggiamenti in onore del patrono sarà collocata al lati dell’altare maggiore, di fronte a quella di Santa Apollonia realizzata dallo stesso artista di Ortisei e inaugurata nel febbraio di quest’anno – raffigura il patrono di Abbadia rivestito della tunica e della stola diaconale, con la palma del martirio e la graticola. “L’aspetto è giovanile – osserva don Vittorio – e il volto ispira serenità, tipica di colui che si affida totalmente al Signore”.