Abbadia. L’antica chiesa apre le sue porte per la festa di S. Bartolomeo

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ABBADIA – E’ uno degli edifici più antichi di Abbadia, risalente all’anno 800, nel corso della sua storia è stato ampliato e risistemato ma al suo interno conserva ancora i resti dell’antica chiesa romanica intitolata a S. Bartolomeo: è proprio in occasione della giornata che celebra il santo, venerdì, che la chiesetta situata sulla collina di Castello ha aperto le sue porte ai fedeli e agli interessati.

L’edificio, sconsacrato nel 1970 come richiesto dall’allora parroco di Abbadia, don Zaboglio, è rimasto proprietà della curia fino al dicembre del 2013 quando è stato acquistato da un privato, Alessandro Longoni, originario di Desio e residente da qualche tempo sul lago, che ha deciso di prendersene cura.  A lui si deve la conservazione dello stabile e la possibilità di poterlo ancora oggi ammirare nelle occasionali aperture della chiesa.

E’ un luogo di straordinaria importanza per la cittadina rivierasca: la tradizione dice che proprio quella chiesa fu dimora dell’Abate dei benedettini che dal IX Secolo si erano stanziati nell’Abbazia di San Pietro voluta da Desiderio, re longobardo. Da qui il nome di Abbadia Lariana.

Per Alessandro Longoni è stata una scoperta quasi casuale: “Cercavo un terreno ad Abbadia per realizzare un orto e l’ho trovato proprio qui, sopra questa chiesa. Quando ho saputo che altri privati avrebbero voluto acquistarla per renderla abitabile, mi sono interessato. E’ un bene storico e la Soprintendenza ha chiuso le porte a quel progetto, così ho fatto la mia offerta con l’intenzione di conservarla e renderla fruibile al pubblico”.

Alessandro Longoni ha acquistato la chiesa nel 2013

 

Nel 1985 l’edificio era già stato interessato da lavori di sistemazione del tetto, con il contributo della Regione, delle Cogefar e della Banca Popolare di Lecco, a seguito dei danni all’immobile provocati durante gli scavi del tunnel della SS36. Longoni sta proseguendo in questi anni quell’opera rimasta incompiuta, abbellendo gli interni della chiesa con quadri e altri manufatti storici di famiglia e frutto di donazioni. Anche il verde attorno alla chiesa, in origine l’orto del signor Longoni, è oggi un bellissimo giardino tutto da ammirare.

Il rinfresco organizzato per i visitatori della chiesa

 

“Mi piacerebbe poter rendere la chiesa utilizzabile per matrimoni e anniversari – spiega – io lo chiamo il ‘Santuario del Viandante‘ visto che è posizionato proprio lungo il famoso sentiero che percorre la sponda orientale del lago”.

Venerdì, molti cittadini si sono recati in visita alla chiesetta. Tra loro, accompagnato dal parroco don Vittorio, anche l’attore teatrale Enrico Beruschi che anche lo scorso anno si era recato ad Abbadia in occasione della riapertura del santuario.

Tra i presenti il parroco don Vittorio e al centro della foto l’attore Enrico Beruschi

 

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