
BRESCIA – Due giorni intensi e quattro record brillantemente battuti: è la straordinaria impresa della ciclista Anna Mei, milanese di nascita ma lecchese di adozione, ambasciatrice dei bambini farfalla che presso il Velodromo Fassa Bortolo di Montichiari a Brescia ha sfondato il record dei 1000 km su pista in 35 ore e 11 minuti. Un’impresa epica, mai riuscita prima ad una donna, che va ad aggiungersi alla già brillante carriera dell’ultracycler.

Nella giornata di sabato 31 ottobre la grande ciclista aveva firmato un nuovo record mondiale sulle 12 ore in pista, macinando 398,75 km a una velocità media di 33,2 km/h. Il precedente record, sempre suo, era stato ottenuto nel 2011: 385,52 km. Resta suo anche il record delle 24 ore, con 738,51 km percorsi. Battuti anche i due record elle 100 e 200 miglia. Ma l’impresa più grande per Anna erano quei 1000 km, “sfiorati” nel 2013 con il record di permanenza su pista di 901 km…stremata, Anna aveva dovuto rinunciare all’impresa.

L’impegno e i risultati di Anna hanno un unico destinatario: non la gloria, ma i suoi bambini farfalla, causa di cui si è innamorata oramai tre anni fa e per la quale l’atleta si è letteralmente spogliata di tutti i suoi sponsor. Sulla maglietta di Anna (sposata ed insegnante alle Scuole primarie di Santo Stefano a Lecco), da allora, ci sono solo farfalle. L’obiettivo? Dare voce ai questi coraggiosissimi bambini, costretti ad una vita di disagi ed esclusioni, tra medicine ed intensi dolori dovuti alla particolare patologia da cui sono affetti, che rende cute e mucose estremamente fragili, comportando un continuo distaccamento – sia indotto che spontaneo – della pelle.
“Quando ho saputo di questa realtà – ci aveva raccontato Anna Mei (vedi articolo) – ho capito che i bambini non avevano bisogno tanto di soldi quanto di qualcuno che facesse sentire la loro voce e facesse conoscere la loro condizione”. Non manca certo lo scopo benefico alle iniziative di Anna, che da tre anni raccolgono fondi da destinare all’Associazione Debra Sud Tirol, sostenitrice tra le altre cose del progetto Samoa che finanzia le ricerche del Cnr di Modena contro l’epidermolisi bollosa.

La due giorni di Anna a Montichiari è cominciata sabato di buona mattina, con numerosi sostenitori radunati nel Velodromo bresciano, tra cui gli stessi bambini farfalla e gli alunni della scuola di Santo Stefano. Qualche minuto prima delle 10 la partenza e sin dal primo giro, tanti commenti pieni di ammirazione hanno riempito la bacheca facebook dell’atleta, vera e propria diretta emotiva dell’impresa: “Forza Anna Mei”, “Grande donna”, “Solo 8h che sei in sella, nulla per te, vai!”. L’entusiasmo è esploso con l’abbattimento del record sulle 12 ore: “Ha superato il record sule 12 ore Anna Mei sei nei nostri cuori!” e da lì è stato un continuo incitamento all’atleta.
Qualche difficoltà c’è stata durante la notte, ma dopo un piccolo break Anna è tornata in sella alla sua bici continuando a pedalare e a credere nella sua missione e la solidarietà non è mancata neanche un istante sulla bacheca dell’atleta: “Anna Mei, anche se il mio corpo era lontano sono stata lì con te tutta la notte, il mio cuore, la mia testa e la mia anima non ti hanno mai abbandonata, ero lì con te nel velodromo!” “Forza Anna, ti aiutiamo a volare su questa pista e le farfalle volano con te!”.
Poco dopo le 17 Anna ha superato il “mostro” dei 902 km, superando di fatto il record da lei stessa firmato di resistenza in pista. Alle 19.10 alla determinata atleta mancavano 50 km per completare l’impresa: un ultima sosta per la motivazione e via, dritti verso la meta. La grande notizia è arrivata poco prima delle 21 di domenica sera: Anna ce l’ha fatta, ora lei i suoi bimbi farfalla possono davvero essere orgogliosi.


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