LECCO – La riorganizzazione del territorio in Enti di Area Vasta spiegata alle associazioni: martedì sera, il presidente della Provincia di Lecco, Flavio Polano ha illustrato in Sala Ticozzi la strada fatta e quella ancora da percorrere dopo l’approvazione della legge Delrio.
“L’entrata in vigore della legge – spiega – ha ridisegnato confini e competenze dell’amministrazione locale, definendo in via transitoria il sistema delle Province. La disciplina di questi enti è riservata allo Stato per i profili ordinamentali generali, ma affidata alle Regioni per le ulteriori disposizioni in materia. In attesa della riforma costituzionale, Regione Lombardia ha avviato un percorso in tema di riforme istituzionali elaborando una prima proposta sul futuro assetto delle Province. Il documento, aperto al contributo di tutti, è stato presentato ai Tavoli territoriali di confronto per discutere e definire una proposta di riforma condivisa e il più possibile rispondente alla nostra realtà territoriale. Ritengo importante, come emerso anche nel corso del Tavolo provinciale dello scorso 18 marzo, coinvolgere in questo delicato cammino il mondo dell’associazionismo, attraverso un momento di confronto su questa tematica per ascoltare e raccogliere osservazioni e suggerimenti”.
Polano ha descritto l’attuale situazione e le difficoltà riscontrate in questo momento di transizione di competenze. “Sono passati due anni dall’avvio della riforma – prosegue – e ancora il processo non è concluso. Speriamo di vedere la fine di questi passaggi con il Referendum costituzionale di ottobre. Al momento le Province vivono una situazione di difficoltà economica e di mancanza di personale per far fronte ai compiti che ci sono stati affidati. Quando il passaggio sarà ultimato speriamo di non dover più stare a pregare Regione e Stato per avere i finanziamenti necessari”.
Il lato economico, infatti, è la questione che più ha preoccupato i presenti all’incontro. Da più parti è stato chiesto al presidente della Provincia come farà il nuovo Ente di Area Vasta a far fronte alle spese soprattutto considerando il fatto che si tratterà di un organismo di secondo livello.
“Sarà una delle richieste essenziali che faremo a Regione e Governo – chiarisce Polano – insieme al fatto che il territorio di Lecco non venga smembrato su più aree e che anche i piccoli Comuni e quelli di montagna abbiano una rappresentanza equilibrata nella nuova Area Vasta”.
Per quanto riguarda l’accorpamento geografico, Polano ha ribadito la volontà di proporre al Pirellone l’asse Como-Lecco-Monza.

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