Calolzio: i commercianti donano 1.700 euro per il “Nespolo”

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CAOLOZIO – Una iniziativa che ha allietato i calolziesi e che nello stesso tempo ha permesso di aiutare una realtà preziosa del territorio che fa del bene a chi soffre. Il concerto “Una lanterna per la vita” con la Battisti Band, che si è tenuto venerdì 7 giugno in Piazza Vittorio Veneto a Calolziocorte, ha raggiunto infatti l’obiettivo che si erano prefissati gli organizzatori: il ricavato delle offerte ricevute per le lanterne (unito a un contributo di Confcommercio e della Credito Bergamasco) di 1.700 euro è stato devoluto all’associazione Fabio Sassi Onlus che gestisce l’Hospice “Il Nespolo” di Airuno.

Il contributo è stato ufficialmente donato all’associazione giovedì 27 giugno nel corso di un incontro tenutosi presso la delegazione di Calolzio di Confcommercio Lecco. Erano presenti il presidente della Zona Valle San Martino di Confcommercio Lecco, Cristina Valsecchi, il presidente della Fabio Sassi Domenico Basile e il consigliere delegato alla raccolta fondi Alfio Zanardo.

“Sono molto soddisfatta per l’esito della serata e dell’iniziativa benefica – ha spiegato Cristina Valsecchi – Malgrado il periodo non certo positivo ancora una volta i commercianti hanno sostenuto con convinzione questo evento. Non è la prima volta che aiutiamo le attività dell’associazione Fabio Sassi e continueremo a farlo per esprimere la nostra vicinanza e il nostro sostegno rispetto alla loro attività in favore delle persone che vivono la sofferenza di una malattia terminale”.

Basile ha ricordato alcuni dati sulla Fabio Sassi (che l’anno prossimo festeggerà i 25 anni di vita) e sull’hospice (che l’anno scorso ha festeggiato il decennale): “Ogni anno presso Il Nespolo ospitiamo 200 pazienti pari al 20% dei malati oncologici della provincia: vuol dire che finora sono state accolte 2000 persone. Da questo punto di vista il territorio lecchese ha una grande attenzione per le cure palliative. Nell’hospice operano 4 medici, 20 operatori e 250 volontari, di cui la metà fa’ servizio di assistenza”.

Zanardo, ricordando l’importanza delle donazioni per coprire le spese della struttura (il Servizio Sanitario Nazionale copre solo il 70% delle spese), ha sottolineato “la grande generosità della popolazione del territorio” e ha ricordato come l’hospice “non sia il posto in cui si va a morire ma quello in cui si vive l’ultimo pezzo della vita”.

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