Calolzio: la Giunta intitola la sala civica a don Achille Bolis

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Il sindaco Cesare Valsecchi

Cesare ValsecchiCALOLZIO – La Giunta di Calolziocorte, nella seduta di lunedì, ha deciso di intitolare la sala civica a don Achille Bolis, sacerdote nativo di Calolziocorte ed arciprete della parrocchia San Martino Vescovo dal 1931 al 1944.

Il motivo di tale decisione è semplice ma significativo, come spiega il sindaco Cesare Valsecchi: “È doveroso ricordare il sacrificio oggi, a distanza di settant’anni dalla morte del sacerdote, trucidato nel carcere di San Vittore dai nazifascisti, e perpetuare in futuro la memoria di don Achille Bolis, martire per la libertà in quei tristi e tragici momenti vissuti dalla nostra comunità”.

“La sala civica – ha proseguito il primo cittadino – è, certamente, secondo noi, il luogo ideale considerato che riunisce la comunità di Calolziocorte, è a disposizione di ogni cittadino e simbolicamente rappresenta quel senso civico e di partecipazione a cui tutti siamo chiamati nel rispetto e nella responsabilità. Inoltre, intitolare una piazza, come da alcune parti invocato, non sarebbe stato opportuno perché ciò avrebbe provocato notevoli problemi ai residenti”.

Sulla vicenda, però, nelle scorse settimane si erano fatte sentire le critiche della Lega Nord che aveva chiesto di mantenere l’intitolazione della sala al prof. Gianfranco Miglio, ideologo vicino al Carroccio, avvenuta nel 2002 su iniziativa della Giunta Avogadri.

I leghisti erano insorti contro la scelta dell’attuale amministrazione comunale, ricordando che alla memoria di don Achille Bolis, nel 2009, la giunta guidata da Palo Arrigoni aveva intitolato la sede del Centro Sociale Anziani in occasione del suo ampliamento.

Il sindaco Valsecchi, però, smorza le polemiche: “Mi preme sottolineare che in tale modo non si vuole fare alcun dispetto o uno sgarbo alla Lega Nord-Lega Lombarda o altri”.