Campagna Elettorale? #AbolisciQualcosa anche tu e la Rete impazza

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LECCO – Luigi Di Maio, il candidato premier del Movimento 5 Stelle ha recentemente annunciato l’apertura del sito Internet leggidaabolire.it, “eliminiamo le leggi che ti complicano la vita” si legge nella Home, spiegando che “tutti – attraverso il sito – potranno proporre una legge da abolire”. Iniziativa questa che fa il paio con il progetto di cancellare 400 leggi. 

Da sempre le campagne elettorali sono costellate da promesse e mentre Di Maio annuncia l’apertura del sito, Silvio Berlusconi dice di voler eliminare il Jobs Act, Matteo Salvini promette di togliere i vaccini obbligatori mentre Matteo Renzi se la prende col Canone Rai. A Lecco, tempo fa, un simile cancan pre-elettorale lo avrebbero sintetizzato con un adagio: “Cee che vusa püsse, la vaca l’è sua” (chi grida di più, prende la vacca).

Promesse insomma, dalle più alle meno credibili che lasciano spazio alla critica ma anche (e per fortuna) all’ironia di coloro che, oggi con modi e strumenti diversi, riescono a strappare un sorriso anche quando sembra non poter esserci spazio per l’ilarità. E così, nell’era Social, ecco spuntare l’hastag #AbolisciQualcosa dove il “Popolo del Web” sta lanciando le proposte di abolizioni più assurde e strampalate ma anche qualcuna condivisibile.

C’è chi, come Leonardo, propone: “Aboliremo quelli che fanno il tiramisù con i Pavesini”, Maurizio Alba non ha dubbi: “Aboliremo i lunedì”, così come Silvy: “Aboliremo le mattine. La vita inizierà a mezzogiorno“.
Sul fronte moda Luigi Guida vuole abolire: “I colletti alzati delle polo in estate”, in ambito culinario Davi De non vuole sentire ragioni: “Aboliremo il ragù di seitan” mentre Graziano Fabrizi tuona: “aboliamo la pizza con l’ananas!“.
Restando nel solco dell’ironia, per buona pace del Questore di Lecco, c’è anche chi, come il Movimento 5 Litri, propone un: “Aboliremo gli astemi” e chi come Gian “Aboliremo la birra piccola“.
Insomma, spazio alla fantasia, all’ironia e alle proposte più incredibili tuttavia, fa riflettere l’interrogativo di Costanza Crescimbeni: “Ma non è che qualche #AbolisciQualcosa finisce poi nei programmi elettorale? Occhio”.
Staremo a vedere.