Casa Comune e il supermercato: “Il sindaco nasconde la verità”

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logo_Casa-comuneMANDELLO – “Il sindaco abbozza una difesa della sua debole linea amministrativa, ma anche stavolta gira le carte per nascondere la verità, infatti guarda gli atti del Pgt soltanto per quanto gli conviene. Innanzitutto cita la legge 148 del 2011, ovvero il decreto “Salva Italia” di Monti che dava mandato agli enti locali per l’adeguamento della normativa che Regione Lombardia ha fatto solo con la Dgr pubblicata il 24 dicembre 2012, ovvero dieci giorni dopo l’approvazione definitiva del Piano di governo del territorio, già adottato nel giugno 2012 con la previsione non alimentare  pienamente legittima”.

“Casa Comune” torna a far sentire la propria voce nell’animato dibattito sul previsto insediamento commerciale da realizzare a Mandello sull’area Cortesi. Lo fa con un nuovo comunicato in cui “respinge fermamente le accuse sbandierate in primis dal capogruppo di maggioranza Sergio Gatti, consigliere di minoranza al tempo dell’approvazione del Pgt che nulla aveva eccepito sulla previsione non alimentare, ripetute dal sindaco e, da ultimo, rinnovate dalla segretaria del Paese di tutti”.

“Le dichiarazioni rese in conferenza stampa dal sindaco Fasoli – si legge nella nota di “Casa Comune” – fanno purtroppo capire quanto poco conosca il nostro paese e la sua realtà commerciale. Se così non fosse, saprebbe che il 90% delle attività commerciali di Mandello sono alimentari ed è proprio il supermercato alimentare che le mette in pericolo, come i due supermercati esistenti, che non potranno certo competere con chi è più grande di loro”.

“Ma il sindaco e la sua giunta – continua il comunicato – si sono interrogati sull’importanza sociale che tali attività rivestono all’interno dei vari quartieri del paese? Hanno capito che amministrare significa anche contemplare, prima di assumere una decisione, ogni possibile risvolto negativo della scelta? Si sono preoccupati di come potranno fare la spesa gli anziani che magari abitano sul viale della Costituzione, a Molina o a Mandello basso? E ancora: si rendono conto di quale vantaggio abbia il privato a non fare l’asilo e hanno capito che proprio l’asilo era la contropartita pubblica della destinazione commerciale?”.

“Casa Comune” prosegue: “Sembra proprio di no, così come sicuramente non capiscono quanto sia necessario un servizio come l’asilo nido.  Il “Paese di tutti” accampa generiche scuse relative ai costi di gestione, senza pensare che l’asilo nido comunale previsto dal Pgt, con tariffe da servizio pubblico (quindi accessibili a tutte le fasce di reddito) è indispensabile a un comune di 10.000 abitanti. Poiché “Casa Comune” è invece convinta che Mandello meriti l’asilo nido comunale e ha a cuore il servizio indispensabile che svolgono i negozi di vicinato, a breve organizzerà un incontro pubblico per chiarire ancora meglio come stanno davvero le cose”.

Quindi l’ultimo affondo: “Solo sulle richieste del privato di aumento della superficie commerciale, delle altezze dei fabbricati e della superficie coperta, in barba a quanto previsto dal Pgt, la giunta Fasoli non ha dubbi, dicendo sì a tutto quanto il privato richiede per sé, rinunciando alle strutture pubbliche, esistenti (parcheggio camper) e in previsione (asilo nido). La smetta, il sindaco, di dire che il Comune rischiava “cause milionarie”, perché non è vero. Se invece vuol lasciare amministrare ai privati, abbia almeno il coraggio di ammetterlo”.