Caso profughi. Lecco ancora su Rete4, in onda dal Bione

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LECCO – Le telecamere di Mediaset tornano ad accendersi sulla situazione dei profughi a Lecco: dopo la puntata dedicata ai migranti accolti ai Piani Resinelli, “Dalla vostra Parte”, il dopo TG in onda su Rete 4 e condotto da Giuseppe Brindisi, mercoledì sera ha trasmesso un servizio dalla tendopoli allestita al Bione.

L’inviata Stella Carrara parla di “tanta tensione” e “preoccupazioni altissime da parte dei cittadini” riguardo al campo di accoglienza e chiede il commento di Giovanni Colombo, consigliere comunale della Lega Nord, presentato come un cittadino qualunque:

“Non possiamo paragonare Lecco ad altri capoluoghi, Lecco è una piccolissima città, racchiusa tra monti e lago – dichiara Colombo – con duecento, trecento persone che passeggiano tutto il giorno senza fare niente, ai cittadini vanno date risposte certe, da parte dell’amministrazione e del prefetto”.

 

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Giovanni Colombo intervistato dalla giornalista di Rete 4

 

Durante la puntata viene messo in onda un servizio realizzato durante il giorno nel quale vengono filmati i migranti mentre si recano al container dei servizi igienici per fare la doccia e viene mostrato come per loro sia “facile entrare e uscire” dal centro di accoglienza.

Poi le interviste ai cittadini, per sondare un’opinione pubblica descritta come divisa tra favorevoli e contrari: “Iniziamo a sistemare gli italiani e non quella gentaglia lì” dice un lecchese all’intervistatrice; “E’ gente che arriva dalla guerra, secondo me avrebbero diritto ad un po’ di dignità anche loro” è il commento di una passante.

 

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Dallo studio, interviene il politico Paolo Tancredi (NCD): “Non ho visto situazioni di grande disagio, certo ci sono criticità e problemi ma stiamo gestendo una situazione di emergenza. Non ho sentito dalla piazza motivazioni vere del disagio che viene avvertito dai cittadini”.

“Venga qui al Bione” risponde un lecchese in collegamento dai cancelli della tendopoli; poi i toni si scaldano “Abbassa la voce e stai tranquillo” gli dice contro.

Tra gli intervistati da Lecco, una donna che riferisce di aver ricevuto pesanti apprezzamenti da alcuni migranti ospiti del Ferrhotel: “Dicevano che mi avrebbero fatto passare una bella mezzora. Mia figlia passa da quella strada e tra qualche giorno apriranno le scuole e passeranno da lì anche gli studenti”.

 

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Tra i presenti c’è chi addirittura suggerisce di mettere ai migranti un microchip (“così se scappano sappiamo dove vanno a finire”) e chi ricorda la notizia dell’aggressione ad un conducente di pullman sulla tratta tra Lecco e i Resinelli, denunciata dal sindaco di Ballabio, ad opera di due stranieri “perché non volevano pagare il biglietto”.