Caterisano e i tavoli in piazza: “Macchè polemica, tutto bene”

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tavolini piazza cermenati

LECCO – Secca smentita da parte di Confcommercio sulle presunte polemiche legate ai controlli effettuati dalla Polzia Locale relativamente all’occupazione del suolo pubblico con tavoli e sedie da parte dei pubblici esercizi del centro città. L’associazione di piazza Garibaldi  ha inoltre messo subito a tacere le voci secondo cui, durante i controlli del fine settimana, sarebbero stati rimossi alcuni tavoli che occupavano il suolo oltre le misure concesse. 

Ad intervenire è il presidente della Fipe Confcommercio Lecco, Marco Caterisano fugando le perplessità di chi sosteneva che la polizia ne avesse tolti alcuni posizionati al di fuori dei limiti concessi: “Durante le due serate sono state verificate le misure di occupazione del suolo pubblico di cinque attività nostre associate e di una non associata a Confcommercio. Da parte nostra smentiamo assolutamente che siano stati fatti togliere trenta tavoli dalla piazza e che siano stati fatti arretrare di 2 metri. Questa ricostruzione non corrisponde a verità”.
Caterisano ha spiegato che gli agenti della Polizia Locale si sono limitati, “in modo molto professionale e discreto“, a verificare e verbalizzare le misure concesse ai locali, sottolineando come alcuni di essi le avessero rispettate in pieno.

Il presidente ha tenuto a precisare che da sempre Fipe Lecco è attenta al rispetto delle norme e guida gli associati verso una linea di correttezza; inoltre, vista anche la grande collaborazione con l’amministrazione locale e il corpo dei vigili, sarebbe pronta a intervenire alla ricerca di una risoluzione del problema in caso di bisogno.

Caterisano non ha comunque negato che alcuni titolari dei bar in questione abbiano “sforato” le misure loro concesse, precisando: “questo in ragione del fatto che gli esercizi, durante la stagione estiva, cercano di raccogliere più frutti possibili, in particolar modo quest’anno, dopo il maltempo primaverile e a fronte della crisi ha messo a dura prova i commericanti, influendo negativamente sui bilanci delle loro imprese“.

Quindi ha concluso: “Sarebbe bello che di pubblici esercizi si parlasse ogni tanto anche in termini maggiormente positivi e non solo perché portatori di eventuali disagi o di supposti abusi bar e locali offrono molto in termini di servizi e ormai da anni aiutano a rendere la città di Lecco più attrattiva e turistica, dando un contributo concreto in termini di occupazione in particolare tra i giovani. E questo nonostante i sacrifici che avere queste attività comporta”.