LECCO – Almeno il sottopasso si farà: all’indomani della nuova protesta per il cantiere della Lecco-Bergamo, la buona notizia per il quartiere di Chiuso arriva dal sindaco Brivio che, al rientro da un incontro in Regione, ha confermato lo stanziamento di un milione di euro per la realizzazione del sottopasso ciclopedonale.
Un’opera per la quale, sottolineano dal municipio, il Comune ha chiesto espressamente al Pirellone che venissero messe a disposizione i fondi richiesti, una quota delle risorse destinati a Lecco dal Patto della Lombardia e che Palazzo Bovara ha dirottato in gran parte per i lavori alla nuova galleria.
“Attraverso la scelta di impegnare nel sottopasso un milione di euro del fondo – commenta il sindaco di Lecco Virginio Brivio – l’Amministrazione comunale dimostra chiaramente che la situazione viabilista del quartiere di Chiuso è una priorità. La cifra, infatti, che si somma ad oltre due milioni che dal Patto abbiamo scelto di far confluire sulla Lecco-Bergamo, poteva essere investita per il completamento di altre opere più “cittadine”: ricordiamo che il Comune di Lecco non ha alcuna competenza sulla Sp639, ma sarebbe da irresponsabili non farsi carico di un problema che riguarda un quartiere della Città e uno snodo viabilistico che serve aree economiche e produttive lacerate da una grave mancanza infrastrutturale. Confido quindi nella delibera regionale di assegnazione definitiva di questa importante somma che vedrà anche la partecipazione di RFI nella fase progettuale e dei lavori”.
Il sottopasso andrà a risolvere l’annoso problema di divisione del rione, attualmente spaccato in due dalla linea ferroviaria, in condizioni di scarsa sicurezza per i cittadini.
“In questi mesi, dalla firma del Patto allo stanziamento dei fondi – aggiunge l’assessore all’Urbanistica del Comune di Lecco, Gaia Bolognini – abbiamo sempre mantenuto alta l’attenzione sul futuro di questa area, portando avanti la sottoscrizione della lettera di intenti tra Comune di Lecco e RFI Spa relativa alla realizzazione del sottopasso ciclopedonale di Rivabella, affinché sia direttamente RFI a progettare, appaltare e realizzare l’opera con un cronoprogramma già fissato che vede il collaudo entro fine 2019”.
Poi la frecciata diretta alla Lega che lunedì sera ha protestato davanti al cantiere: “Mentre c’è chi manifesta sotto la pioggia, forse per chiarirsi le idee sulla Lecco-Bergamo visto che i volti sono gli stessi che hanno dato il via in modo imprudente e al limite dell’improvvisazione a tutta questa vicenda, l’Amministrazione comunale è impegnata a portare avanti progetti concreti per il bene dei cittadini e non per accaparrarsi titoli sui giornali, cercando di superare evidenti ritardi nel trasferimento del fondo e regole in continuo cambiamento da parte degli attori in gioco”.