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LECCO – Ha destato grande stupore e altrettanto dispiacere la notizia pubblicata dal nostro quotidiano on line della chiusura dei cinema Nuovo e Mignon, le ultime due sale rimaste in centro Lecco che lunedì sera hanno abbassato per sempre la serranda (vedi articolo).
Una notizia che ha colpito anche l’assessore comunale alla Cultura, Michele Tavola:
“Mi dispiace molto, purtroppo era nell’aria da tempo, anzi credo abbiano resistito più di quanto si pensasse – ha spiegato l’assessore – il modello di cinema così com’era negli anni ’50 e ’70 sta scomparendo un po’ ovunque ed in particolare dai centri delle città, se non in quelle più grandi. I cinema per resistere hanno ora esigenze commerciali e di spazio. Non ci si può rimproverare nulla anche perché si parla di un’attività privata seppur con una valenza culturale”.
La risposta alla moria dei cinema, spiega Tavola, è nel PGT: “Lì è individuata l’area dove poter far sorgere una multisala. Ora attendiamo risposte da chi vuole investire”.
L’area in questione è quella di via Pergola: un grosso poligono che si estende fino al rondò di corso Carlo Alberto e dall’altra parte si affaccia sul viale Valsugana. Una zona dove, tra edifici residenziali e attività commerciali, ci sono anche capannoni dismessi che potrebbero essere abbattuti per far spazio ai cinema.
La realizzazione della multisala è la condizione prioritaria e vincolante per l’eventuale trasformazione urbana del terreno ed insieme alle sale cinematografiche verrebbe destinata una superficie massima di 2,5 mila mq per le attività commerciali.
Al momento, però, non ci sarebbero offerte concrete in Comune, come spiegato dall’assessore alle Politiche del Territorio, Martino Mazzoleni: “Praticamente tutti gli operatori del settore hanno dimostrato il loro interessamento in questi anni ma finora progetti non ne abbiamo visti; probabilmente dovremo aspettare l’approvazione definitiva del PGT – spiega Mazzoleni – Auspichiamo ci sia qualcuno voglia investire e un accordo tra privati sulla cessione dell’area, visto che si parla di terreni non di proprietà comunale. Attendiamo un interessamento concreto perché anche fuori Lecco, ricordo i casi di Oggiono e Valmadrera, era state avanzate iniziative che però non sono mai andate in porto”.
