MANDELLO – Si prepara un nuovo fine settimana nel segno della cultura, a Mandello, dove per iniziativa dell’assessorato comunale alla Cultura (per l’occasione affiancato in un caso dall’Associazione “Luigi Scanagatta” di Varenna e nell’altro dall’Associazione Mikrokosmos) sono in agenda un suggestivo concerto e una mostra fotografica di assoluto livello.
L’appuntamento con la musica è per il pomeriggio di sabato 22, quando alle ore 16 sul piazzale antistante il santuario della Beata Vergine del Fiume andrà in scena “Le storie di O’Carolan”, un vero e proprio viaggio musicale con Elena Buttiero all’arpa celtica e alla spinetta, Marco Bortoletti al flauto e Ferdinando Molteni al mandoloncello (e voce narrante). Verranno proposte musiche di O’Carolan, Vivaldi, Geminiani e Corelli.
Il concerto, a ingresso libero, sarà seguito alle ore 17 da una visita guidata al santuario a cura di Laura Valsecchi.
Venerdì 21 giugno, alle ore 21, nella sala polifunzionale del Lido comunale verrà invece inaugurata la mostra fotografica “ConTatto” di Monica Bonacina. L’autrice, che sarà presente all’inaugurazione, è reduce dalla recente mostra “Fotografia dell’arte” allestita in queste stesse settimane all’Espace culturel Folard di Morières Les Avignon, in Francia, una collettiva di tre fotografi emergenti non professionisti italiani (oltre appunto a Monica Bonacina, anche Paolo Luxardo e Silvano Ruffini ) su invito dell’Associazione Optim’Art.
La mostra mandellese rimarrà allestita fino al 7 luglio e potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 18.30, il sabato dalle 10 a mezzogiorno e dalle 20.30 alle 22, la domenica dalle 10 alle 12.
Da sempre appassionata di fotografia, negli ultimi anni Monica Bonacina ha approfondito il suo interesse per stili e tecniche di scatto. Pur sperimentando vari generi, predilige la “street photography” e il reportage. Dal 2010 ha ottenuto riconoscimenti in concorsi e esposizioni, anche all’estero. Lo scorso anno ha allestito le mostre personali “IntraVisioni” e “InVisibilMente”.
Sul suo sito si legge: “Il caso mi ha vista nascere sulle rive del Lago di Como, bellissima terra dagli orizzonti solidi e verticali, le montagne. Il mio giovane pensiero si è così formato, concreto come la pietra, veloce come l’eco, protetto come in culla. Un cromosoma mi ha sempre fatta sentire esploratrice, con l’irrefrenabile voglia di curiosare oltre quegli orizzonti. E oltre e molto ho curiosato, cosicché il mio pensiero ha potuto divenire anche astratto, lento e spazioso. Al caso e al cromosoma si sono aggiunti l’occasione e il libero arbitrio, che mi hanno portata a sviluppare negli anni un intenso contatto con l’essenza umana, nelle sue variegate sfaccettature. Ringrazio quindi la mia terra e tutte le terre d’altrove, per come oggi sono”.