
LECCO – Sindacati di Polizia in protesta oggi a Lecco: dalle ore 10 alle ore 12 di giovedì Coisp, Sap e Consap hanno appeso i loro striscioni all’esterno della Prefettura effettuando un volantinaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica lecchese dell’annoso problema del rinnovo del contratto lavorativo degli agenti ormai scaduto da più di otto anni.
“Il Governo vanta tutti i giorni di smantellare organizzazioni criminali, allo stesso tempo umilia i suoi uomini, imponendoci contratti scadute, auto di pattuglia con oltre 300 mila chilometri, divise degli anni ’80, mezzi tecologici inadeguati e quasi inesistenti” spiega Francesco Bruno del Coips.
Agenti che “rischiano la vita sulla strada per sette euro di indennità giornaliera” come sottolinea lo stesso sindacalista.
“Il blocco di ben otto anni del contratto di lavoro è qualcosa che anche la Consulta definito incostituzionale e la proposta del Governo è quella di un aumento di 10 euro mensili sulle buste paga, inaccettabile ” proseguono Marco Palossi e Luigi Acquistapace del Sap
“Un incremento irrisorio che fa ridere i polli – gli fa eco Nicola d’Ambrosio del sindacato Consap – Non ce la facciamo più. Inoltre siamo sotto organico e saremo di meno nei prossimi anni”.
I sindacati stimano infatti che l’organico della Questura, a seguito dei tagli, potrebbe passare dagli attuali 180 agenti a 140 in tre anni mettendo a rischio alcuni servizi attualmente svolti. A ciò si aggiunge l’accorpamento della Prefettura di Lecco con quella di Como e il trasferimento del personale lecchese verso la sede comasca.
Non solo: i sindacati protestano anche per l’accorpamento del Corpo Forestale con l’Arma dei Carabinieri, una soluzione che vede fortemente contrari i rappresentanti degli agenti della Forestale.
“E’ la militarizzazione di un corpo di polizia tecnico civile, fatta al di fuori di ogni legge europea – spiega Simone Beltrame dell’UGL – Con tutto il rispetto per l’Arma, abbiamo due scuole diverse, il nostro è un ruolo tecnico e di salvaguardia ambiente con funzione soprattutto di prevenzione, l’Arma opera invece su un sistema repressivo giudiziale, senza contare che lavoriamo in maniera completamente diversa”.
L’ipotesi più accreditata è quella che la Forestale diventi un sezione autonoma all’interno dell’Arma dei Carabinieri, “ma oggi nulla è stato ancora chiarito – prosegue Beltrame – e non sapremo che ne sarà di noi domani. Da sottolineare è che il Corpo Forestale si autofinanzia con le sanzioni: a fronte di una spesa di 24 milioni di euro annui, nel 2013 sono stati incassati 25 milioni. Quindi, quale risparmio si vuole ottenere con questo accorpamento?”. In Italia sono circa 8 mila gli agenti tra le fila della Forestale, una ventina a Lecco.

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