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MILANO – Cinquantamila cresimati provenienti dalle parrocchie lombarde, i loro genitori e gli educatori hanno “colorato” gli spalti dello stadio di San Siro, lunedì pomeriggio, per il tradizionale incontro con l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola.
“Sono qui in 50 mila perché hanno capito alla loro piccola età che se non c’è una direzione di cammino non si può guardare al domani” ha sottolineato il cardinale, accolto al suo ingresso dalle urla di gioia dei presenti.
Dalla provincia di Lecco sono giunti oltre 6 mila giovani, circa 500 dalle parrocchie del capoluogo, tutti con indosso una pettorina arancione e accompagnati dal vicario episcopale Maurizio Rolla.
È con un invito a “raccontare” cosa possa essere uno stadio come San Siro, che si riempie, per ore, di decine di migliaia di ragazzi, che il cardinale Scola, malgratese di nascita, definisce il senso del suo incontro annuale con i cresimandi e cresimati 2014.
Ed ha poi aggiunto: “Dovete raccontarlo, perché è necessario in un clima che è provato da grandi fatiche, ma che, spesso, è anche distratto. Certo, questi ragazzi hanno bisogno della nostra compagnia, ma anche essendo piccoli, hanno capito benissimo il significato di questo nostro essere qui oggi”.
L’appuntamento è stato titolato “A tutto campo, vieni e vedi” e il cardinale, nel suo intervento, ne ha spiegato il significato: “Dobbiamo essere nel grande campo che è il mondo, con lo sguardo aperto a tutto campo, perché tutto ci riguarda, “c’entra” con la nostra vita – ha precisato Scola – Dire che il campo che è il mondo, significa che ha a che fare con la tua famiglia, con il tuo quartiere, con la tua storia, con lo sport, con il modo in cui ti diverti, con i momenti di fatica, con come ti confronti con i ragazzi disabili, con la scuola (anche con la matematica…), con il bisogno e la voglia di crescere in questa grande Chiesa”.
