Erve. La riqualificazione del Galavesa conclusa entro l’estate

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Come appare oggi, con le nuove barriere, il letto del Galavesa

 

ERVE- Li avevamo lasciati in corso d’opera, a inizio settembre, i lavori per la riqualificazione del torrente Galavesa che attraversa Erve, entro la prossima estate i due fronti di intervento saranno definitivamente conclusi, mentre la polemica che aveva riguardato le pozze è già archiviata.

“Nel prossimo bilancio inseriremo i lavori del terzo lotto – spiega il primo cittadino Giancarlo Valsecchi – mancano l’asfaltatura, gli ultimi tratti di barriera in legno lamellare e la sistemazione di via Resegone” quella in fondo al paese, da dove ha inizio il sentiero che conduce fino a Capanna Monza. “Ricaveremo anche qualche posto auto in più” ha aggiunto il sindaco, la sede stradale verrà, infatti, allargata e completata con tutta la segnaletica necessaria. “La previsione è di finire entro il prossimo giugno, grazie ai finanziamenti del BIM di Bergamo”.

Alcune fasi dei lavori al ponticello in via Roma

 

Lo scorso lunedì hanno ripreso, dopo la pausa invernale, anche i lavori per il ponticello di fronte al palazzo comunale, in via Roma; “la struttura è già stata rifatta, in queste ore sono stati posati i cordoli sui quali fra un mesetto – il tempo necessario per l’asciugatura – verranno posate le nuove lamiere in legno lamellare ed acciaio Cor-ten”, dal colore marrone perché non sia di forte impatto visivo, lo stesso utilizzato per il ponte Azzone Visconti che collega Lecco a Pescate.

Le pozze ad inizio ottobre, quando erano state prosciugate

 

Totalmente archiviate le polemiche che avevano visto al centro alcune delle pozze, un luogo magico nel quale ci si imbatte salendo verso il Resegone, gli specchi d’acqua erano stati prosciugati e riempiti di sassi per consentire i lavori. “Invito tutti ad andare a vederle, sono state totalmente ripristinate – ha sottolineato Valsecchi- abbiamo deciso di non procedere con alcun lavoro in quel tratto, la ditta aveva iniziato senza l’ok del comune, ma ora abbiamo deciso che non è necessario metterci mano”.