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LECCO – E’ senza dubbio uno dei servizi più esilaranti della carrellata domenicale de “Le Iene”, la trasmissione televisiva di Italia Uno che ama “pizzicare” i politici italiani, mettendo alla prova la loro formazione con domande di cultura e attualità.
Nella puntata di domenica, tra gli esponenti dei diversi partiti che passavano di fronte a Montecitorio, è finito nella rete delle iene anche l’on. Gianmario Fragomeli, sindaco di Cassago Brianza, eletto tra le file del Pd; ad “agguantarlo” un’abilissima Sabrina Nobile, con la quale l’onorevole ha dato il via ad un simpatico duetto:
“Guerra di potere e scandalo Vatileaks, si ricorda cosa è successo?” ha chiesto la giornalista, “Si mi ricordo” ah risposto Fragomeli, “Ma ha riguardato il nuovo o il vecchio papa?”, “Non lo so, non voglio commentare cose che non conosco così bene. Le conosco solo dal punto di vista giornalistico”. “Ma dal punto di vista giornalistico, per riassumere la vicenda?” “Oggi no dai no, oggi non lo commentiamo. Ci diamo appuntamento un altro giorno e lo commentiamo”. “Oggi no?” ha ripetuto l’intervistatrice “No, oggi no” ha concluso l’onorevole.
Insomma, Fragomeli sembra quindi glissare la domanda sullo scandalo vaticano (la fuga di documenti riservati dalla Santa Sede e l’arresto dell’ex maggiordomo di Benedetto XVI) e forse potrebbe essere stata una scelta saggia, viste le figuracce fatte da altri suoi colleghi della Camera dei Deputati: chi come l’on. Selva (PDL) ha descritto il primo ministro di Israele “un iracheno, un leader mussulmano” e chi come l’on. “grillino” Pizzarotti ha definito “un membro della commissione europea” il primo ministro russo Medvedev.
Contattato telefonicamente, l’onorevole lecchese spiega il retroscena dell’intervista: “Sono stato fermato dalla giornalista per un commento sull’elezione del pontefice e non mi sono sottratto alla domanda, anzi, ho risposto spiegando il cambiamento rappresentato da papa Francesco. Poi è arrivata la domanda su Vatileaks, era il giorno dopo l’insediamento del nuovo papa e da cattolico mi è sembrata completamente fuori contesto parlare proprio quel giorno di una questione così difficile per la Chiesa; sarebbe stato il peggior modo per dare il benvenuto al nuovo papa”.
