LECCO – “Siamo stati ricevuti dal prefetto, al quale abbiamo esposto il nostro pensiero e le nostre valutazioni sulla situazione dell’azienda mandellese. Il dato ancora preoccupante è peraltro che la direzione neppure questa volta ha risposto all’invito che le era stato formulato dalle istituzioni e non si è presentata, così come il presidente del Collegio sindacale”.
Emilio Castelli e Fabio Anghileri, rispettivamente in rappresentanza della Fim e della Fiom, commentano così l’incontro di martedì 5 aprile con il prefetto di Lecco, Liliana Baccari, sulla vertenza in atto alla “Gilardoni raggi X”.
“L’incontro odierno – aggiungono – è stata l’occasione per esporre quanto scaturito dall’assemblea pubblica dello scorso 21 marzo che si era tenuta in sala civica a Mandello e per ribadire, anche a nome dei lavoratori, che è fondamentale che la “Gilardoni” continui a essere una realtà produttiva importante per il nostro territorio. In quest’ottica abbiamo spiegato al prefetto che è importante che la direzione aziendale dia risposte concrete, dimostrando un radicale cambiamento nelle modalità dei rapporti con le maestranze, partendo dal riconoscimento dei minimi diritti sindacali e dal rispetto della dignità dei lavoratori”.
“Purtroppo – tengono a sottolineare sempre Castelli e Anghileri – la direzione della Gilardoni raggi X non ha accolto l’invito a essere presente all’incontro con il prefetto, che ha comunque recepito le nostre legittime preoccupazioni, rendendosi disponibile a un’ulteriore valutazione della situazione”.
Nella tarda mattinata di domani, mercoledì 6 aprile, sindacati e Rsu incontreranno i dipendenti della “Gilardoni raggi X” per illustrare loro l’esito dell’incontro.
All’incontro in prefettura, oltre alle rappresentanze sindacali di Cgil e Cisl e alla Rsu, erano presenti il capo di gabinetto Stefano Simeone, il sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli, e Matteo Sironi dell’Unità di crisi della Provincia di Lecco.
Il sindaco Fasoli ha così commentato l’esito dell’incontro odierno: “Purtroppo l’azienda ha perso una grande occasione per confrontarsi. Mi spiace anche che spesso si stigmatizzi il tutto dicendo che l’azienda si è sempre comportata così con i propri dipendenti, perché non è assolutamente vero. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un accanimento nei confronti di chi è parte integrante del patrimonio aziendale: i lavoratori”.
“Speriamo – conclude il primo cittadino – che non si riduca troppo lo spazio per trovare una soluzione, che non è certo quella di calmare le acque senza modificare nulla”.