I candidati sindaco a confronto: “Ecco cosa faremo per Mandello”

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Un momento dell'incontro di giovedì 14 maggio al cineteatro "De Andrè" con i quattro candidati sindaco di Mandello.
Un momento dell’incontro di giovedì 14 maggio al cineteatro “De Andrè” con i quattro candidati sindaco di Mandello.

 

MANDELLO – La prima è stata Maria Lidia Invernizzi: “Siamo persone con tanta voglia di fare, perciò vi chiediamo di darci fiducia. Ci serve ogni vostro voto, perché per amministrare conta soltanto vincere”. Poi è toccato a Grazia Scurria: “In tutti questi anni e in tempo di crisi siamo stati vicini alle persone e alle famiglie, proprio perché le persone devono essere sempre e comunque al primo posto. E ricordate che soltanto chi ha esperienza può davvero innovare”.

E’ stata quindi la volta di Giovanni Trincavelli: “Non esiste la destra o la sinistra, esiste soltanto l’onestà con cui costruire qualcosa di importante per il nostro paese. E ricordate che chi ci darà il proprio voto, voterà innanzitutto per se stesso, dunque per Mandello”. E Riccardo Fasoli ha affermato: “Nel nostro programma ci sono impegno e reali capacità per portare avanti i progetti che abbiamo a cuore. Guardateli e confrontateli, i programmi elettorali. E poi votateci, perché il gruppo è la nostra vera forza”.

Si è concluso con l’appello al voto dei candidati sindaco (nell’ordine di “Mandello del Lario al centro”, di “Casa Comune”, del Movimento 5 Stelle e del “Paese di tutti”) l’incontro di ieri sera in un gremito cineteatro “De Andrè” appunto con i quattro candidati alla poltrona di primo cittadino.

Un confronto pacato e piuttosto sereno, va detto, con le proposte di ciascun schieramento che hanno quasi sempre prevalso sulle polemiche e sulle reciproche punzecchiature, che pure non sono mancate.

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Sette le domande indirizzate nella prima parte della serata, proposta dall’Associazione Sonica, ai candidati sindaco e pervenute agli organizzatori attraverso Facebook o via e-mail. La prima: per la scelta degli assessori darete priorità alla competenza dei vostri candidati, oppure terrete conto prevalentemente dei voti di preferenza?

“Il responso delle urne, dunque il numero delle preferenze ottenute, inciderà ovviamente sulle nostre scelte – ha risposto Riccardo Fasoli – ma è certo che vicesindaco, in caso di vittoria del “Paese di tutti”, sarà una donna”.

“Aspettiamo l’esito del voto per poi decidere la composizione della giunta”, ha detto Maria Lidia Invernizzi. E Grazia Scurria ha affermato: “Non abbiamo mai deciso prima del responso delle urne la squadra di governo e anche quest’anno aspetteremo”.

“La competenza dei candidati avrà certamente la priorità – ha spiegato Giovanni Trincavelli – e in ogni caso noi proporremo un assessore esterno in un ruolo chiave”.

Altro tema in discussione i rifiuti e la raccolta differenziata. “Con l’appalto dell’autunno scorso il servizio è migliorato – ha detto Fasoli – ma occorre potenziare la Carletta”. “Sì, con il nuovo contratto è stato fatto un passo avanti – gli ha fatto eco la Invernizzi – e la diminuzione della tassa sui rifiuti per il 2015 è un dato positivo. Il teleriscaldamento? Si può essere d’accordo, ma va studiato molto bene”.

“Qualcuno sostiene che in occasione degli eventi proposti in piazza Mercato non si fa la differenziata – ha affermato la Scurria – ma con un po’ più di buona volontà la si può fare tranquillamente, ad esempio come facciamo noi ogni qualvolta organizziamo la festa di Casa Comune”.

“Siamo contrari al teleriscaldamento. Sarebbe un esborso di denaro pubblico – ha rimarcato invece Trincavelli – e i mandellesi non ne trarrebbero alcun vantaggio”.

Maria Lidia Invernizzi (a sinistra) e Grazia Scurria.
Maria Lidia Invernizzi (a sinistra) e Grazia Scurria.

Poi il capitolo del Lido comunale e del chiosco dei giardini pubblici. “Con le due sale polifunzionali il Lido è stato rovinato – ha detto senza mezzi termini Maria Lidia Invernizzi – tra l’altro spendendo 400.000 euro, ma ormai ci sono. Il chiosco è stato progettato male, non prevedendone l’utilizzo per tutto l’arco dell’anno come invece sarebbe opportuno”.

“No, non bisogna rifare tutto – ha replicato Grazia Scurria – e per il Lido c’è già un progetto preliminare che riqualificherà l’intera struttura, aggiungendovi anche un ristorante”.

“La zona lago è semplicemente imbarazzante”, ha affermato Giovanni Trincavelli, che ha definito il chiosco dei giardini “un reperto da seconda guerra mondiale”. Riccardo Fasoli ha invece ammonito a valutare la reale esigenza di collocare bar, ristoranti e altre strutture commerciali proprio nella zona a lago del paese. “Guardiamo, prima di decidere il da farsi, alla loro sostenibilità – ha detto – per evitare di vederne poi chiudere un paio all’anno”.

Sì è anche parlato di immigrazione, al cineteatro. E di integrazione. Dell’importanza di conoscere varie culture e del reciproco rispetto delle tradizioni, pur senza dimenticare né tantomeno cancellare le nostre radici culturali e sociali.

E l’acqua? Deve essere pubblica o va privatizzata? “Assolutamente pubblica”, hanno concordato i quattro candidati sindaco, che hanno invece evidenziato alcuni distinguo in tema di turismo.

“Già, il turismo non lo si inventa – ha detto Fasoli – e le nostre bellezze paesaggistiche devono essere rese più fruibili, utilizzando tutti gli spazi disponibili a lago e sfruttando meglio la montagna”.

Giovanni Trincavelli (a sinistra) e Riccardo Fasoli.
Giovanni Trincavelli (a sinistra) e Riccardo Fasoli.

“Noi pensiamo a una passeggiata a lago che arrivi fino alle “Quattro ruote” – ha osservato la Invernizzi – ma anche a un ufficio turistico aperto tutti i giorni e a una linea informatica efficiente, così come le Giornate Guzzi dovrebbe essere programmate anno dopo anno, individuando appunto con un anno di anticipo il periodo di svolgimento”.

“A Mandello servono più strutture e uno spirito di accoglienza che vada oltre i più importanti eventi – ha specificato la Scurria – e non si limiti ad esempio proprio agli eventi proposti all’insegna della Moto Guzzi e della grande tradizione della Casa dell’Aquila”. “Prevedere, come abbiamo fatto per l’area dell’ex Vellutificio Redaelli, un nuovo albergo con 100 camere – ha aggiunto – vuol dire avere la volontà di richiamare e accogliere a Mandello i turisti”.

“No, un albergo non porta ricchezza”, è stata la posizione espressa da Trincavelli, che alla successiva domanda riguardante il depuratore e gli odori che fuoriescono dall’impianto ha detto espressamente: “Il depuratore è obsoleto”. “L’Amministrazione deve “stare addosso” a chi si occupa del suo funzionamento”, ha osservato Fasoli, in linea con il concetto espresso anche dalla Invernizzi. “C’era una soluzione tampone – ha spiegato peraltro la Scurria – che prevedeva la deodorazione dell’aria, ma ora invece verrà indetta una gara per un intervento che porti all’eliminazione definitiva degli odori”.

Quindi spazio alle domande del pubblico. Una su tutte: cosa vi ha spinto a proporvi come sindaco di Mandello?

“Non ci sentivamo e non ci sentiamo tuttora rappresentati da una certa classe politica – ha risposto Giovanni Trincavelli – e poi non basta più lamentarsi, occorre attivarsi e impegnarsi in prima persona”.

“Abbiamo lavorato per creare una squadra che portasse avanti buoni progetti – ha detto Riccardo Fasoli – e io sono onorato di guidarla”.

“Cinque anni fa sono arrivata a soli 18 voti dalla vittoria – ha spiegato Maria Lidia Invernizzi – e pur se dai banchi dell’opposizione ho cercato di rispettare la volontà degli elettori. Adesso voglio fare il sindaco perché Mandello è il mio paese”.

Infine Grazia Scurria: “Ho accettato di candidarmi per la carica di sindaco perché ricordo bene come è stato amministrato questo paese negli anni Novanta e fino al 2005, dove a prevalere sono stati soltanto gli interessi di chi lo amministrava”.

DI SEGUITO, ALTRE IMMAGINI DELL’INCONTRO DI IERI SERA AL CINETEATRO “DE ANDRE'” DI MANDELLO ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE SONICA