I funerali del reduce Faccinetto: 98anni vissuti con la schiena dritta

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LECCO – Bandiere italiane e gonfalone della città, il sindaco e i rappresentanti di Questura e Prefettura, i militari e le associazioni di reduci e gli alpini, i finanzieri e i marinai, l’Anpi e la Canottieri Lecco, l’Assoarma e i carabinieri in congedo, le infermiere volontarie della Croce Rossa,  insieme ad altre associazioni e cittadini comuni, tutti hanno partecipato ai suoi funerali così come Giuseppe Faccinetto, nonostante i suoi 98 anni, non aveva mai fatto mancare la sua presenza alle cerimonie in onore delle forze dell’ordine e dei caduti.

“Quasi 99 anni vissuti con la schiena dritta e lo sguardo limpido – lo ha ricordato il figlio Angelo – per questo oggi siamo qui così in tanti”.
L’ultimo saluto al reduce lecchese si è svolto nella chiesa di Maggianico, giovedì pomeriggio. Sul feretro, scortato dalle lance a lutto impugnate da due militari (giunti da Bellinzago per onorare l’anziano lecchese), è stato appoggiato sul tricolore italiano il suo basco nero, decorato dei riconoscimenti ottenuti sul fronte africano, dove rimase mutilato del braccio destro.

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Faccinetto è stato presidente della Federazione Provinciale di Lecco dell’Istituto del Nastro Azzurro e Vice Presidente delle locali sezioni A.N.A.C. e Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, “mosso dalla volontà di testimoniare il rifiuto della guerra -ha ricordato il figlio – e il sacrificio di chi la guerra ha dovuto combatterla”.

Nel 1976 aveva ricevuto la Stella al Merito del Lavoro e la nomina a Cavaliere nel 1996. Nel 2015 è stata nominato presidente onorario di SAE Lecco Club, associazione che riunisce i lavoratori dell’omonima fabbrica lecchese dove Faccinetto lavorò per 35 anni. Poi il mondo sportivo, Canottieri, Sci Club Lecco, società che conobbero il suo impegno. “Sei stato un esempio per tutti noi, buon viaggio papà”.

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