I sindaci ‘congelano’ il Teleriscaldamento: “Valutare le alternative”

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VALMADRERA – Il Teleriscaldamento ‘rallenta’: il documento approvato giovedì dai sindaci lecchesi richiede a Regione Lombardia di rideterminare temporalmente le scadenze per la realizzazione del progetto.

Questo affinché “si possano subito condurre in maniera consapevole e non condizionata, le necessarie valutazioni nell’ambito del tavolo di confronto promosso dalla stessa Regione”, un tavolo al quale, “oltre agli aspetti epidemiologici e tecnico economici si tengano conto di soluzioni alternative ad un progetto di teleriscaldamento che sfrutta unicamente l’energia prodotta dal termovalorizzatore e fonti di origine fossile”.

E’ quanto si legge nel documento approvato all’unanimità nell’Assemblea Intercomunale di Silea (58 soci presenti – 83,46% del Capitale sociale) con la sola astensione dei Comuni di Ballabio, Cernusco Lombardone, Ello e Molteno.

Una decisione giunta a qualche giorno dalla manifestazione di protesta dei cittadini, quasi quattrocento, che hanno sfilato per le strade di Valmadrera per chiedere di abbandonare il progetto e prevedere, in futuro, la chiusura dell’inceneritore.

 

Il sit-in di protesta giovedì fuori dai cancelli di Silea

 

Gli stessi sindaci hanno riconosciuto che “rispetto ai primi atti amministrativi assunti a fine anni ’90, dove i Comuni soci di Silea decidevano di finanziare il revamping dell’impianto, ad oggi il quadro regionale e nazionale di produzione dei rifiuti è notevolmente cambiato”.

La percentuale di raccolta differenziata in Provincia di Lecco “è sostanzialmente ferma da anni a valori che devono essere migliorati”, si legge ancora tra le motivazioni dell’atto, “ a livello impiantistico e di politiche di controllo all’origine delle varie raccolte è possibile migliorare la qualità della componente differenziata dei rifiuti” e inoltre “a livello di normative europee e nazionali si dovrà andare necessariamente verso una riduzione della produzione di rifiuti”.

Tre azioni che, combinate, “porteranno alla diminuzione del fabbisogno di incenerimento della parte residuale”.

Anche per questonon si può pensare di legare il futuro energetico del nostro territorio al quello della gestione dei rifiuti” ha sottolineato Massimo Riva dei Cinque Stelle, il quale ha accolto con favore il ‘congelamento’ del piano di Teleriscaldamento deciso dall’assemblea dei sindaci. “Ora potrà finalmente ritrovare spazio la politica, la discussione nelle amministrazioni comunali  e la possibilità di interrogarsi su percorsi alternativi”.