LECCO – Una marcia, non di protesta ma di ringraziamento: è il “grazie” che gli ospiti del centro di accoglienza del Bione hanno voluto indirizzare alla città per l’ospitalità che ha offerto loro insieme all’occasione per farsi una vita migliore lontano da guerre e miseria.
Una marcia partita dall’area degli spettacoli viaggianti, dove da questa estate ha trovato spazio l’Hub di prima accoglienza dei richiedenti asilo, e che ha percorso la città facendo quattro simboliche tappe: attraverso la pista ciclabile il corteo di ben 160 migranti ha raggiunto Pescarenico per far visita al convento, un fiume di persone che si è spostato poi al Politecnico e al municipio dove li ha attesi il sindaco Virginio Brivio, infine la parrocchia di San Francesco per cenare tutti insieme.
“Un’iniziativa ricca di significato – ha sottolineato Brivio – una parrocchia che invita a cena ben 160 persone è diventata l’occasione per conoscere di più la città. A Pescarenico si è la mostrata loro la tradizione legata al Manzoni, al Politecnico e al CNR il futuro e la possibilità di riscatto attraverso la conoscenza e il Comune, la casa dei cittadini lecchesi”.
Il sindaco ha spiegato loro alcuni dei momenti più importanti del capoluogo e li ha omaggiati con tre regali: la Costituzione Italia, una guida di Lecco ed un volume sulle ricchezze naturalistiche del territorio. “Ho cercato di sottolineare gli elementi di civismo essenziali della nostra società – ha spiegato il primo cittadino, affiancato dal vicesindaco Francesca Bonacina e dall’assessore Riccardo Mariani – nessuno chiede loro di cambiare ma di fare riferimento ai quei valori contenuti nella nostra costituzione”.
“All’inizio le montagne mi facevano paura, poi ho conosciuto la vostra gente, i vostri misultin, ho iniziato a sentirmi a casa ed ora le montagne non mi fanno più paura, anzi, sento mi proteggono” ha scritto nella sua lettera Valde, migrante che ha parlato a nome dei richiedenti asilo esprimendo la propria gratitudine alla città.
Un ringraziamento che vuole essere concreto: i migranti si sono infatti dichiarati disponibili a spazzare la neve dalle strade cittadine, portando in dono al sindaco una pala e del sale. La proposta è stata accettata dall’amministrazione comunale che potrà usufruire dei migranti come volontari in caso di necessità. Lo scoglio relativo all’assicurazione, che è necessaria per l’attività di volontariato, sarebbe stato infatti superato come confermato dall’Inail all’amministrazione comunale. “Integreremo le loro forze a quelle dei volontari comunali” ha spiegato il sindaco Brivio.

La marcia è poi ripartita verso la parrocchia di San Francesco, guidata dal responsabile del campo, Massimo Chiodini della Cooperativa Arca, e da Mario Sesana, titolare del bar Mojito e Barcaiolo, che ha offerto una risottata a migranti e parrocchiani.
“Ho sempre cercato di dare una mano a persone indifese come gli anziani e in questo caso ai migranti, regalare loro un momento di conforto è una cosa bellissima e mi riempie il cuore – ha spiegato Sesana – ho visto molta gente interessarsi, io penso che Lecco sia una città aperta e accogliente, c’è anche gente che la pensa diversamente ma può essere questo il modo per fargli cambiare idea”.


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