LECCO – Dopo sedici anni di gestione della Provincia di Lecco (nel 2001 il primo accordo di programma), la realizzazione della nuova Lecco-Bergamo, che ancora attende la sua conclusione, potrebbe passare di mano all’Anas.
Da mesi il cantiere è ormai fermo e Villa Locatelli ha deciso di interessare l’ente stradale ed una prima disponibilità sarebbe emersa nell’incontro avuto martedì a Roma dal consigliere provinciale Mauro Galbusera, accompagnato dall’on. Gian Mario Fragomeli, con i rappresentanti di Anas.
“Stiamo lavorando in questa direzione – conferma il presidente della Provincia, Flavio Polano – L’incontro a Roma è stato un primo passo. Si tratta di un’opera importante, di respiro più ampio rispetto a quello locale, e Anas sarebbe in condizione di prendersi carico della strada”.
Il motivo è presto detto, all’appello mancano ancora 9 milioni di euro, risorse necessarie a coprire i nuovi costi dell’opera, saliti dai 93,6 milioni inizialmente previsti agli attuali 118 milioni. Regione Lombardia recentemente aveva stanziato altri 9 milioni (di cui 3 mln con fondi regionali e altri 6 mln derivanti dal Patto per la Lombardia stipulato con il precedente Governo Renzi)
Toccherebbe al Ministero ora fare la propria parte, aggiungendo le risorse mancanti, e questo potrebbe concretizzarsi con il subentro di Anas come stazione appaltante, sostituendo la Provincia. Almeno questi sembrano essere i piani di Villa Locatelli che si vedrebbe così ‘liberata’ da un pesante fardello.
Nel frattempo si attende di capire quale sarà la risposta dell’impresa Salini che aveva fermato i lavori per la galleria tra Lecco e Calolzio in mancanza di certezze finanziarie. Forte dei 9 milioni giunti dal Pirellone, Villa Locatelli ha già invitato l’azienda a firmare l’atto di sottomissione con le nuove condizioni contrattuali e a riavviare i lavori.