L’Aido Monte Marenzo festeggia 30 anni con la nazionale di volley Aned

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MONTE MARENZO – L’Aido Monte Marenzo festeggia 30 anni di fondazione e lo fa con la Nazionale italiana di pallavolo Trapiantati e Dializzati.

“Ho voluto fortemente la presenza di questa squadra al nostro anniversario perché rappresenta tutto il nostro lavoro – ha detto la presidente Cristina Rondalli – Loro sono il risultato di ciò che fa l’Aido, questa squadra porta con sè tutta la vitalità di chi ha ricevuto il dono. Ci dimostra che, grazie al gesto di qualcuno, ci sono persone che possono tornare a vivere, sposarsi, avere figli o semplicemente giocare”.

La squadra azzurra, questa mattina, ha dato vita a una partita con gli studenti dell’istituto Rota di Calolziocorte: “Il messaggio più bello che si poteva portare a questi ragazzi sta tutto nel vostro esempio, nella vostra squadra c’è la concretezza del compito dell’Aido”.

Da sinistra, Antonio Sartor, Agostino Radici, Cristina Rondalli e Paola Colombo

 

Una giornata intensa per il gruppo comunale intitolato a Dosolina Ravasio che, nel pomeriggio, continuerà la sua festa con un’altra partita con le squadre volley di Olginate e Calolzio, prima del momento più ufficiale con il corteo accompagnato dal Corpo Musicale e la Santa Messa. In serata il momento più conviviale con la cena, aperta a tutti, presso il salone Suor Laura Mainetti.

La nazionale volley dell’Aned è stata ricevuta nella sala civica di Monte Marenzo per un incontro a cui hanno partecipato anche il sindaco Paola Colombo, il presidente provincia Aido Antonio Sartor, la responsabile del reparto di neurorianimazione dell’ospedale di Lecco Patrizia Fumagalli, accompagnata dal collaboratore Alessandro Dell’Oro.

Cristina Rondalli, Alessandro Dell’Oro e la dottoressa Patrizia Fumagalli

 

E’ stata proprio la dottoressa Fumagalli a elogiare l’Aido: “Il lavoro di informazione aiuta le famiglie a prendere una decisione importante in un frangente in cui non sono preparate a farlo. Noi facciamo del nostro meglio ma senza il loro aiuto non si potrebbero salvare altre vite”.

“E’ un orgoglio per il comune poter contare su un’associazione come l’Aido, oggi siamo qui a festeggiare l’importante lavoro fatto in trent’anni – ha detto il sindaco Colombo -. L’Aido porta con sè un valore di grande civiltà”.

Tra i presenti anche il socio fondatore Gerolamo Fontana, che ha ribadito l’importanza di diffondere il messaggio nelle scuole, e la presidente storica Marina Mazzola, che ha ricordato il lungo percorso che ha portato ad avere 500 iscritti all’Aido su una popolazione di quasi 2000 abitanti, circa il 25%.

La presidente storica dell’Aido Marina Mazzola

 

Il responsabile della squadra azzurra Agostino Radici ha precisato come in squadra ci siano anche persone in attesa di un dono: “Quello che facciamo ci dà l’opportunità di ringraziare i nostri donatori e di far rivivere un organo che altrimenti sarebbe morto. Allo stesso tempo siamo quella fiammella accesa per tutte le persone che sono in lista di attesa”.

“9000 persone in lista di attesa – ha concluso il presidente provinciale Sartor – In una nazione civile, senza nessun costo, potremmo chiuderla questa lista”.

I dati relativi ai prelievi di organi e tessuti nell’area di Lecco