Le Sentinelle in Piedi scendono in piazza, contestate a Lecco

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LECCO – Sono scese in cento piazze italiane con la loro protesta “silenziosa” contro la legge sulle unioni civili, una nuova proposta in discussione al Parlamento e a Lecco, così come già accaduto in altre città, le Sentinelle in piedi sono state contestate.

Le Sentinelle in piedi si definiscono “una resistenza formata da persone che vegliano su quanto accade nella società denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà” e l’occasione della mobilitazione di sabato pomeriggio, in piazza XX Settembre a Lecco, era il ddl Cirinnà sulle unioni civili, che sostanzialmente equipara le famiglie gay e lesbiche a quelle regolarmente sposate.

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Se per alcuni questo disegno di legge è un passo avanti sul tema dei diritti civili, per le Sentinelle in piedi si tratterebbe invece di una “minaccia” alla famiglia e di un “attacco” al matrimonio. Nel mirino della protesta anche il ddl Scalfarotto sull’omofobia, che estenderebbe la Legge “Mancino”, che contrasta la violenza discriminatoria motivata da odio etnico, nazionale, razziale o religioso, anche per quegli atti violenti e discriminatori contro gay e trans.

Così, intorno alle 17, una cinquantina di persone, libri alla mano, si sono fermati in centro alla piazza, in silenzio. In breve, però, sono state raggiunte da un gruppo di contestatori che hanno sfoggiato striscioni per chiedere pari diritti e tentato di “disturbare” i manifestanti, avvicinandoli e provando a distrarli dalla lettura dei loro testi. E’ successo anche alla consigliere comunale Angela Fortino.

Pacifiche, comunque, entrambe le proteste che si sono svolte senza generare problemi da ambo le parti.

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