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LECCO – Da oggi c’è una speranza in più di salvare delle vite e gli “eroi” potrebbero essere cittadini comuni: il taglio del nastro di domenica mattina ha infatti inaugurato i tre defibrillatori del progetto Lecco Cuore promosso dal Comitato Locale della Croce Rossa di Lecco.
Un’iniziativa lanciata lo scorso anno e che ha potuto concretizzarsi al termine della raccolta fondi organizzata dall’ente di soccorso che ha permesso di racimolare circa 27 mila euro, investiti per l’acquisto di quattro DAE (defibrillatore automatico esterno) tre dei quali già attivati e posizionati sulle apposite colonnine in piazza Garibaldi, piazza XX Settembre e piazza Manzoni; il quarto sarà installato nelle prossime settimane nel piazzale della stazione.
“L’obiettivo è quelli di riuscire ad installare 10-12 colonnine per coprire tutta la cittadina” ha sottolineato il commissario del comitato locale della Croce Rossa, Marco Rusconi, affiancato dai dottori Luca Ghislanzoni e Alessandro Bianchino, “il cuore di questo progetto” come sottolineato da Rusconi.
Nei mesi scorsi sono partiti i corsi per istruire le persone all’utilizzo di uno strumento che, già di per sé, si interfaccia in modo semplice all’utente, dando le indicazioni vocali di come intervenire su un paziente in arresto cardiaco e con un meccanismo di diagnosi che impedisce al defibrillatore di scaricare nel caso non sia necessario. Questo permetterebbe a chiunque di compiere un opera di soccorso efficace in autonomia, coprendo quei 7-8 minuiti necessari agli uomini del 118 di raggiungere il paziente; minuti che possono fare la differenza tra la vita e la morte.
“E’ un presidio importante – ha spiegato l’assessore comunale Ivano Donato – che è a disposizione anche delle persone non formate, una cosa da non dimenticare, e studiato per non commettere errori ma, se utilizzato in tempi utili, consente di salvare una vita. Dobbiamo ringraziare la Croce Rossa e quanti hanno deciso di dare il proprio contributo per potere realizzare questo progetto. Lecco ora è una città con un presidio avanzato che poche altre città hanno e questo ci rende orgogliosi”.
L’importanza di questi strumenti lo si è visto a margine della cerimonia inaugurale, quando è andata in scena la simulazione di un’azione di soccorso con il DAE: un giovane si è accasciato al suolo e due volontari, fingendosi cittadini qualunque, hanno iniziato una manovra di rianimazione e hanno recuperato il defibrillatore dalla vicina colonnina.
Guidati dalla voce elettronica, ne hanno posizionato i lacci sul petto dell’infartato che, se si fosse trattato di un reale arresto cardiaco, avrebbe rilasciato una scarica sul paziente. Nel frattempo, dopo circa 5 minuti, è arrivata l’ambulanza e il personale sanitario ha concluso la procedura di soccorso.
“E’ un grande servizio reso alla cittadinanza – ha commentato il vicequestore Mimma Vassallo – anche parte dei nostri poliziotti sono stati istruiti all’utilizzo di questi strumenti, in modo che anche noi, sperando che siano rare ed eventuali le necessità, saremo in grado di affiancare chi porta soccorso”
Lo stesso per la Polizia Locale di Lecco, con diversi agenti che hanno sostenuti il corso e sono stati abilitati all’utilizzo del DAE, come spiegato dal commissario Silvio Spandri: “Speriamo non sia mai necessario, ma sapere usare il defibrillatore è il punto di partenza per poter salvare delle vite”.
L’inaugurazione del progetto Lecco Cuore ha coinciso con il 150esimo dalla fondazione della Croce Rossa Italiana e per l’occasione sono stati allestiti dei banchetti informativi e stand per la misurazione della pressione arteriosa, glicemia e colesterolo.
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