LECCO – Lecco e il suo territorio sono davvero al sicuro dal punto di vista sismico?
Accanto alla classificazione sismica del territorio nazionale che colloca città e provincia di Lecco in zona 4 (bassa possibilità di danni sismici) la letteratura più o meno recente e lo stesso Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia raccontano di una serie di eventi in grado di turbare la quiete del nostro territorio: il database macrosismico italiano del 2004 ne cataloga 17 spalmati in un arco temporale di circa 110 anni dal 1884 al 1995 e fra i quali spicca un terremoto datato 24 aprile 1918 di magnitudo 5.07 pari al VI grado della scala Mercalli con epicentro in bassa val Brembana e apprezzabili risentimenti nel lecchese.
Del terremoto rendono conto gli studi geologici che supportano i Piani di Governo del Territorio dei comuni del lecchese mentre il Centro Geofisico Prealpino aggiunge la descrizione di due episodi risalenti al 20 maggio del 1887 e al 5 marzo 1824. Del primo (raccontato nel libro di Giuseppe Mercalli: IL TERREMOTO DI LECCO DEL 20 MAGGIO 1887) si ricordano alcuni vetri rotti in città e il distacco di qualche intonaco dalla chiesa di Valmadrera, mentre del secondo (raccontato nel libro di Mario Baratta: IL TERREMOTO DI LECCO DEL 5 MARZO 1894) con epicentro sul versante E della sella di Galbiate (Geoportale Regione Lobardia) pare la massima intensità sia stata avvertita a Maggianico.
Infine è ancora Mario Baratta, nel suo saggio di storia e geografia sismica I TERREMOTI D’ITALIA scritto fra il 1896 e il 1900 a partire da una minuziosa collezione di notizie relative agli eventi sismici che hanno scosso la nostra penisola, che ha modo di ricordare Lecco in una ulteriore occasione (27 marzo 1695):