LECCO – L’attacco al giornale satirico francese Charlie Hebdo ha rappresentato un grave attacco alla libertà di pensiero, di espressione e di stampa, più genericamente alla democrazia. In questi giorni tutta l’Europa si sta mobilitando per dimostrare solidarietà alla Francia, stretta nella morsa del terrore che l’attacco del 7 gennaio prima e gli episodi che ne sono conseguiti poi hanno causato. Ma non solo l’Europa è con la Francia, il mondo intero, come continuano a testimoniare le immagini trasmesse dai telegiornali.
Anche Lecco non è rimasta indifferente: “Libere Matite!”, un’iniziativa spontanea di alcuni cittadini, ha radunato nel pomeriggio di oggi (sabato) in Piazza Garibaldi un nutrito gruppo di cittadini, che hanno condiviso una serie di riflessioni sul valore della libertà attraverso la lettura di alcuni brani di famosi intellettuali e scienziati, quali Voltaire, Giordano Bruno, John Milton, Charles Darwin e Cesare Beccaria. “Questi uomini – ha spiegato Luca Redaelli, organizzatore dell’evento insieme a Elena Scolari – non solo hanno difeso la libertà ma ne hanno fatto un valore per il quale esporsi con coraggio.”
Presenti alla manifestazione anche numerosi cittadini di fede islamica, alcuni dei quali hanno preso parola: “La religione deve unire, non esiste uccidere per la religione, il Corano non dice niente di tutto ciò. Essere musulmani non vuol dire essere terroristi, essere musulmani vuol dire perdonare e perfezionarsi: il Profeta stesso lo diceva, invitava al perdono” sono state le riflessioni condivise e accolte con fragorosi applausi.

“La volontà iniziale era quella di proporre letture di filosofi e intellettuali che parlassero della libertà di pensiero ed espressione ma il fatto che così in tanti abbiano voluto intervenire per dire la propria è stato molto apprezzato e penso costruttivo per tutti i presenti” ha commentato Luca Redaelli. “Il rischio maggiore – ha proseguito – è che la paura diventi indifferenza: dobbiamo scongiurare questa autocensura. Con questo evento abbiamo voluto presentare una testimonianza e una presenza: quanto letto, detto e ascoltato oggi deve essere ricordato anche quando si spegneranno i fari sull’attacco a Parigi.”

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