MANDELLO – A promuovere l’evento (e a curarne l’organizzazione) è l’amministrazione comunale di Mandello, che per il secondo anno consecutivo si appresta a proporre “LPK – Tracce” avvalendosi della collaborazione della Camera di Commercio di Lecco, del Coordinamento donne dello Spi-Cgil Lombardia e della Polisportiva Mandello. L’appuntamento è per venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 ottobre e prevede una serie di conferenze, due giornate con workshop e esibizioni di parkour e un’installazione artistica contro la violenza sulle donne.
“E’ importante interrogarsi sui temi cruciali della nostra società – spiega il sindaco, Riccardo Mariani – a partire dalla crisi della paternità, che influenza inevitabilmente anche il mondo della cultura. Ecco nascere allora l’idea del “Salto in Altro” e delle tracce lasciate dal “padre smarrito”. Amiamo i percorsi incongrui, non lineari, quelli che prevedono un salto qua e là, uno scartamento di lato ogni volta che la strada è segnata, diritta, scontata. Per vedere e capire meglio, da altre angolature, da altre piste di riflessione che non siano quelle consuete”.
“Corpo e mente che si spostano – aggiunge il primo cittadino – e che non si accontentano della via già indicata ma vogliono tracciarne un’altra, per sfuggire alla trappola della quotidianità e superare gli ostacoli del mondo conosciuto. Insomma tentare un altro altrove”.
Ecco dunque Parkour 2013 a voler indicare che un’altra via è possibile, che si può arricchire la propria vita di senso e valore.
Il primo atto della tre giorni di “LPK – Tracce” sarà rappresentato, la sera del 4 ottobre al cinema teatro comunale Fabrizio de Andrè (ingresso gratuito), da tre conferenze con il filosofo Vito Mancuso, con lo scrittore Paolo di Paolo e con Laura Pigozzi, psicanalista e docente di canto che si occupa del rapporto tra psicanalisi e modernità, con specifico riferimento all’universo femminile.
Altri due incontri sono previsti per la sera di sabato 5, sempre al cinema teatro, sul tema “Alla ricerca del padre smarrito: quali tracce ha lasciato?” e con l’intervento di Luigi Zoja, psicoanalista, e di Federico Chicchi, docente di sociologia del lavoro e sociologia economica alla Scuola di scienze politiche dell’Università degli Studi di Bologna.
Sempre sabato 5, dalle ore 9 fino alle 18, a dominare la scena saranno i ragazzi del parkour, disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso e il cui concetto di base è spostarsi da un punto a un altro nel modo più veloce, sicuro ed efficiente possibile. “Fluidità, forza e naturalmente testa sono alcune tra le note di questo sport – spiega Emanuele Snider – e inoltre occorre considerare che nel parkour l’unico avversario di colui che lo pratica è se stesso”. “Migliorarsi, superare i propri limiti passo dopo passo, oltrepassare gli ostacoli sia fisicamente sia mentalmente – aggiunge il mandellese – fa parte del percorso di chi pratica l’arte dello spostamento, come viene appunto chiamato il parkour, che è in effetti sinonimo di crescita e che porta ad ampliare la visione stessa della vita”.
E’ sempre Snider a ricordare che un buon traceur non corre mai rischi, essendo consapevole che “nel momento di un salto, o nell’esecuzione di un determinato percorso, lui è in grado di arrivare dove si è prefissato”. Proprio per far conoscere la filosofia del parkour e per trasmettere questo singolare ma coinvolgente modo di rapportarsi con gli altri sono tra l’altro già previsti incontri con gli alunni della scuola media di Mandello.
Sabato 5, dunque, il ritrovo sarà tra le 9 e le 10 presso il centro sportivo di Pramagno per le iscrizioni, mentre le esibizioni sono previste, oltre che alla stessa sede della Polisportiva, anche nella piazza antistante la chiesa di Molina e al parco della Magnolia, a Tonzanico. Domenica 6 il parkour sarà invece praticato anche in piazza Leonardo da Vinci, oltre che a Molina e in Polisportiva.
Il costo sarà di 20 euro per una giornata e di 25 per due giornate (più 10 euro per eventuale richiesta di assicurazione). Chi lo vorrà, potrà pernottare presso la sede della Polisportiva.
L’altro atteso evento dell’edizione 2013 di “LPK – Tracce” è rappresentato dall’installazione artistica “Zapatos rojos” (Scarpe rosse). “Per l’intera giornata di sabato 5 ottobre – afferma Silvia Somaschini – in piazza Leonardo da Vinci sarà allestito, alla presenza dell’artista messicana Elina Chauvet e della rete di associazioni del territorio attive contro la violenza sulle donne, un progetto di arte pubblica che assume appunto la forma di una installazione composta da centinaia di paia di scarpe rosse da donna”. “Ogni paio di scarpe – aggiunge – rappresenta una donna e la traccia di una violenza subita, ma al tempo stesso esprime solidarietà proprio nei confronti della donna”.
“Zapatos rojos” è un progetto itinerante che dallo scorso anno a oggi ha già fatto tappa a Milano, Genova, Lecce, Torino e Bergamo. Scopo dell’installazione è sensibilizzare e sollecitare l’attenzione dei media e dei Governi sul tema della violenza di genere, affinché si agisca concretamente per sconfiggere questo fenomeno.