Negozi sfitti, contributi a chi ristruttura: al via il piano del Comune

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L’assessore Francesca Bonacina e il consigliere Mauro Piazza

 

LECCO – Un intervento per dare nuova linfa al centro storico, principale vetrina dello shopping in città: il Comune di Lecco, con il supporto di Regione Lombardia, lunedì ha pubblicando il bando Sto@2020 per la concessione di contributi economici a chi aprirà o ha già aperto la propria attività nei locali sfitti o dismessi del centro ed effettuerà interventi di ristrutturazione volti a migliorarli dal punto di vista della fruizione e della visibilità.

Si tratta complessivamente di 90 mila euro che saranno stanziati dall’ente regionale, attraverso il Comune di Lecco, con un contributo massimo per richiesta quantificato in 15 mila euro, inferiore al 50% della spesa affrontata dall’imprenditore, per un investimento di almeno mille euro.

Possono partecipare al bando le micro e piccole-medie imprese del commercio, del turismo e dell’artigianato, quelle imprese nate o che si siano trasferite in un locale sfitto all’interno del Distretto del Commercio dopo il 29 novembre del 2016

L’area interessata è, come detto, quella del centro, delimitata da via Parini da un lato e via Dante dall’altro, ne fanno parte anche Corso Martiri e via Visconti. Il primo termine di presentazione delle domande è fissato alle ore 12 del 30 marzo 2018 ed è prevista un’ulteriore scadenza il 30 settembre del prossimo anno.

“Il Comune di Lecco ha voluto cogliere immediatamente l’opportunità offerta dal bando di Regione Lombardia in un momento delicato per il commercio, in cui il supporto a chi avvia un’attività imprenditoriale è fondamentale da parte delle Istituzioni oltre che degli organismi specifici quali la Camera di Commercio e le Associazioni di Categoria “ spiega Francesca Bonacina, assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Lecco.

Il progetto coinvolge infatti da vicino le principali associazioni dei negozianti, Confcommercio e Confesercenti, così come Confartigianato; i beneficiari del bando potranno usufruire dei servizi messi a disposizione delle associazioni di categoria che si concretizzeranno in sconti su corsi di formazione e accompagnamento all’attività.

Anche Linee Lecco, la società di trasporti pubblici, è stata interessata dal punto di vista dei servizi, il piano è infatti suddiviso in tre aree di intervento che prevedono anche attività di animazione, promozione e incremento della sicurezza pubblica all’interno del distretto.

“E’ un bando figlio del nostro territorio – ha sottolineato il consigliere regionale Mauro Piazza – frutto anche della visita e dal confronto dell’assessore Parolin con l’associazione dei commercianti di via Cattaneo. Non si tratta di intervenire in emergenza sul commercio tradizionale, ma nel valorizzare quel contributo che con orgoglio il commercio riesce a portare nella comunità e riportare la dimensione degli acquisti nei posti più belli dove fare compere, i centri delle nostre città, dove prevale una dimensione più civica e culturale”.

I rappresentanti della associazioni di categoria e di Linee Lecco

 

Oltre a Lecco, altre 19 città potranno usufruire di questa opportunità. “Speriamo diventi un reale sostegno per esercizi commerciali” ha sottolineato il vicesindaco Bonacina che ha anche richiamato l’attenzione dei proprietari immobiliari e degli affitti, “che auspichiamo possano avere una sollecitazione con questo strumento”.

“Rispetto a qualche anno fa, oggi ci sono meno saracinesche abbassate in centro – ha spiegato Alberto Riva, direttore di Confcommercio – restano alcuni locali sfitti perché per i proprietari risulterebbe poco opportuno affittare a costi a loro non graditi, questa occasione potrebbe consentire di rivedere le loro posizioni e agevolare il ripopolamento commerciale del centro. Quest’anno anche il commercio al dettaglio sta finalmente facendo riscontrare segnali positivi”.

Una piccola sottolineatura, soprattutto rispetto alla limitatezza delle risorse, è giunta da Confartigianato, per voce per Paolo Grieco, “oggi diamo aiuto a chi una scelta di campo l’ha già fatta – ha poi commentato – quello che auspicavamo erano anche soluzioni che spingessero i piccoli imprenditori ad aprire nuove attività, abbiamo tempo fino a marzo per la prima scadenza, speriamo possano essere un margine sufficiente”.

Esclusi dal piano i rioni, “bisognerà trovare una strada differente – ha spiegato il vicesindaco Bonacina – in quartieri come Laorca e Rancio, il problema è che manca una domanda sufficiente affinché l’esercizio commerciale rimanga in piedi. Dall’inizio dell’anno è stato avviato uno studio per tracciare lo stato del commercio in città, su quello andremo ad elaborare ipotesi di lavoro affinché si via una diffusione degli esercizi pubblici rispondente alle esigenze dei cittadini”.