“Non più schiavi ma fratelli”, in 500 alla Marcia della Pace

LECCO – In tantissimi, oltre 500, hanno partecipato oggi alla Marcia della Pace, organizzata dal decanato di Lecco in occasione della giornata mondiale della Pace. Come ogni anno, la Marcia è stata “costruita” su un tema, rifacendosi al messaggio lanciato da Papa Francesco.

“Non più schiavi ma fratelli” è stato il messaggio del Pontefice e il tema sul quale organizzatori e partecipanti hanno voluto riflettere prima di mettersi in cammino, durante un momento di incontro presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Lecco: dopo un breve intervento del Sindaco di Lecco Virginio Brivio i presenti hanno potuto ascoltare e vedere alcune provocazioni, volte a sensibilizzare su un tema attuale come quello della schiavitù.

Proiettato dunque un video di Malala, la studentessa pakistana 17enne vincitrice del Premio Nobel per la Pace, vittima di un attacco da parte dei talebani. Il video ha riprodotto il discorso che la giovane ha tenuto di fronte alle Nazioni Unite nel 2013: pace e scuole l’invito fatto dalla giovane, che parlando dell’attacco subito ha ricordato l’importanza della filosofia della non violenza, mutuata da grandi figure: “Non odio nemmeno il talebano che mi ha sparato. Anche se avessi una pistola in mano e lui fosse in piedi di fronte a me, non gli sparerei. Questa è il sentimento di compassione che ho imparato da Maometto, il profeta della misericordia, da Gesù Cristo e Buddha. Questa è la spinta al cambiamento che ho ereditato da Martin Luther King, Nelson Mandela e Mohammed Ali Jinnah. Questa è la filosofia della non violenza che ho imparato da Gandhi, Bacha Khan e Madre Teresa.” Queste alcune delle parole di Malala.

Ha fatto seguito la lettura di alcuni episodi di povertà e schiavitù molto più vicini alla nostra comunità e il messaggio di Papa Francesco, infine il video del famoso discorso di Martin Luther King durante la Marcia di Washington nel 1963.

Tanti luoghi della terra sono tuttora teatro di scontri dove si calpesta la dignità umana. “In giorni di terrore e sgomento come questi che stiamo vivendo in vicinanza ai nostri fratelli francesi non dobbiamo dimenticare altri gravi episodi, come quanto è accaduto in Nigeria. Un momento di riflessione prima di metterci in marcia era d’obbligo” ha detto Renata Menaballi, professoressa di Matematica del Liceo Scientifico G.B. Grassi di Lecco in apertura della manifestazione insieme a Don Andrea Lotterio, Parroco di Malgrate.

Tra le diverse associazioni e gruppi che hanno lavorato per costruire l’appuntamento della Marcia della Pace, si sono ricordate e ringraziate Acli, Azione Cattolica, Caritas, Meic, Pastorale Giovanile, Pax Christi, Pastorale sociale e del lavoro, con il sostegno di altri soggetti come il Centro Culturale San Nicolò, la Comunità di via Gaggio, il Coe, il Coordinamento lecchese di Libera, il Gruppo ecumenismo e dialogo, il gruppo che cura la Scuola socio politica diocesana, l’Agesci.

Dopo aver attraversato la città i partecipanti alla Marcia della Pace si sono ritrovati presso la Basilica di San Nicolò, dove prima della lettura di alcune testimonianze i presenti hanno potuto assistere all’esibizione dei ragazzi della “Compagnia dello specchio” dell’oratorio di Valmadrera, che hanno cantato e ballato alcuni brani tratti dal musical sulla vita di San Francesco.

La marcia è inserita nel percorso pastorale di avvicinamento a expo 2015 “una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro”. Sarà seguita da un incontro sul tema “Le nuove periferie umane e urbane: immigrati, rifugiati e senza tetto”, previsto per venerdì 23 gennaio 2015 presso la sala conferenze Api di Lecco, con la partecipazione di diversi esperti.

Segue la galleria fotografica dell’evento