LECCO – Ritardi e ancora ritardi: vale per l’ormai noto caso della ciclopista tra Lecco e Abbadia, attesa dal 2003 e i cui lavori hanno subito un nuovo stop, ma anche quello del cantiere per la nuova Lecco-Bergamo rischia di diventare altrettanto travagliato.
Ci riferiamo agli scavi per la galleria tra Lecco e Calolzio, che consentirà di dividere il traffico locale dai flussi veicolari diretti verso il bergamasco, dando una boccata di ossigeno a Vercurago e al centro di Calolzio; scavi il cui inizio è stato più volte rimandato rispetto alle previsioni, tanto che ancora oggi pare non siano cominciati nonostante avrebbero dovuto partire, secondo gli ultimi annunci della Provincia, a fine novembre.
E’ stato il consigliere della Lega, Stefano Simonetti, a interpellare l’amministrazione provinciale sullo stato dell’opera. “Durante il sopralluogo dello scorso 9 novembre ci veniva assicurato l’inizio imminente dei lavori di scavo della galleria. Le opere di consolidamento sono terminate oppure sono state riscontrate problematicità? L’intervento di scavo è iniziato?”
Da quel che si apprende sarebbero ancora in fase di ultimazione le opere di consolidamento, propedeutiche all’avvio dei lavori per la realizzazione del tunnel. Il presidente Flavio Polano non ha saputo dare una risposta certa alle domande del consigliere. “Ci riserviamo di fare delle verifiche per quanto riguarda i lavori – ha spiegato il vertice di Villa Locatelli – siamo impegnati soprattutto sul versante finanziario nel reperimento delle risorse necessarie”.
All’appello, infatti, mancano ancora 18 milioni di euro dovuto al contenzioso con l’azienda incaricata dei lavori sullo smaltimento delle terre di scavo, trasferite dall’ex cava Mossini alla Miniera di Rio Gambaione di Cassago, con una differenza di 20 chilometri di distanza dal cantiere rispetto alla primo sito indicato.
La questione dei finanziamenti è sicuramente fondamentale per il proseguo dell’opera, ma quello che più stranisce è che non ci siano risposte chiare da Villa Locatelli rispetto a quello che è attualmente il cantiere più importante in provincia di Lecco.
Anche riguardo alla ciclopista, la cui realizzazione è in carico ad Anas, l’amministrazione provinciale non ha molto da aggiungere: “Durante l’incontro al Ministero abbiamo chiesto di iscrivere l’argomento ma ci è stato detto che non era possibile. Ci è stato dato il nome del dirigente che segue gli appalti di Anas e gli scriverò per avere contezza della situazione”.