LECCO – Turismo in crescita sul Lago di Como: a dimostrarlo i dati dei primi nove mesi 2015 presentati in mattinata presso Palazzo delle Paure, alla presenza degli enti coinvolti nel Sistema Turistico Lago di Como tra cui il consigliere delegato al Turismo della Provincia di Lecco Ugo Panzeri, l’assessore al Turismo del Comune di Lecco Francesca Bonacina, il consigliere delegato al Turismo della Provincia di Como Giovanni Vanossi, l’assessore al Turismo del Comune di Como Luigi Cavadini e i due rappresentanti delle rispettive Camere di Commercio, Rossella Pulsoni per Lecco e Andrea Camesasca di Como.

Bilancio assolutamente positivo per entrambe le Province o, come sottolineato più volte nel corso della conferenza stampa, per il Lago di Como, il cui brand turistico è diventato famoso in tutto il mondo. Crescono gli arrivi, sia di italiani che di stranieri, così come le presenze sul territorio, con un’aumento del 6% totale rispetto allo stesso periodo del 2014.
Da gennaio a settembre 2015 registrato un aumento degli arrivi del +6,84% e delle presenze totali del +5,89%, percentuali che riguardano il dato globale dei turisti italiani e stranieri che hanno soggiornato nelle strutture ricettive dei due territori provinciali, alberghiere ed extralberghiere. Si parla di un totale di 1 milione 72.887, 70 mila in più rispetto al 2014 e oltre due milioni di pernottamenti.
Più italiani, ma anche più stranieri come evidenziato dall’assessore Cavadini: registrato un aumento dell’1,39% dei turisti italiani, dato in controtendenza all’andamento nazionale, e un +9,22% di arrivi di turisti stranieri, provenienti soprattutto da Germania (12,44% dei turisti totali), Regno Unito (7,24%), Francia (7,24%, con un sensibile aumento degli arrivi del 17,25%) e Stati Uniti (7,13% dei turisti totali con aumento negli arrivi 14,07%).
Segno positivo – e dato caratterizzante del 2015 – anche per le strutture extralberghiere, scelte maggiormente dai turisti sia italiani (+9,81%) che stranieri (+21,69%).
A Ugo Panzeri quindi il compito di illustrare i dati dei flussi turistici del 2015 relativi alla Provincia di Lecco: +13,33% degli arrivi (circa 22 mila arrivi in più rispetto al 2014) e +5,77% delle presenze. Valori tutti positivi, sia per i turisti italiani che per quelli stranieri, aumentati rispettivamente del 13,95% e del 12,64%, con una presenza media sul territorio di 2 giorni e mezzo. Anche il capoluogo è stato oggetto di maggiori visite, come rilevato dall’analisi: +7,38% degli arrivi e +6,63% delle presenze, con il 10,11% di stranieri (Germania, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Svizzera, Cina e Russia) e 8,87% di italiani (provenienti soprattutto da Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana).
Dati molto confortanti, come ha dichiarato Ugo Panzeri: “Il turismo è un comparto in evoluzione e questa situazione premia il coraggio di chi ha deciso di investirvi. Necessaria la sinergia tra soggetti pubblici e privati e tra le istituzioni per sviluppare progettualità significative”.
Per gli esponenti della Camera di Commercio di Lecco e Como, Rossella Pulsoni e Andrea Camesasca, il segno positivo del turismo è sì da ricondurre a Expo e al bel tempo che ha premiato il 2015 rispetto la disastrosa annata scorsa, ma soprattutto da una strutturale promozione turistica che ha impegnato i diversi territori, su sostegno di Regione Lombardia: 300 mila euro erano stati stanziati infatti dalla Regione per incrementare l’offerta e i servizi turistici sul Lago di Como, “un’occasione colta al volo e che ha dimostrato come l’aggregazione faccia l’effettiva forza” ha dichiarato Camesasca.
“Chi opera nel settore turistico – ha aggiunto Francesca Bonacina, assessore al Turismo del Comune di Lecco – ha capito da tempo che siamo di fronte a un nuovo tipo di turista, non più solo quello che viene e vede cose ma un vero e proprio cittadino temporaneo, che deve poter usufruire di tutti i servizi che la città e il luogo mette a disposizione. Io credo che questo lo abbiamo capito anche noi qui sul Lago di Como e i dati lo dimostrano ampiamente, con un incremento degli arrivi che sta continuando anche dopo la stagione estiva e la chiusura di Expo”.
La strada da fare è ancora tanta, come hanno convenuto i presenti in conclusione, ma la direzione è quella giusta.

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