MANDELLO – L’evento era andato in scena a Mandello a fine aprile, incluso in un progetto europeo i cui obiettivi vanno dalla lotta alla povertà e alla disoccupazione, oltre che all’emarginazione sociale, con un’attenzione particolare rivolta ai giovani. Tra le priorità rientravano altresì la sensibilizzazione verso queste stesse tematiche e la promozione del volontariato sociale.
L’appuntamento mandellese aveva coinvolto, oltre alla cittadinanza, le delegazioni di sei nazioni europee composte in totale da una sessantina di persone. Tema principale dell’evento era stata la crisi economica e sociale in atto a livello continentale, con gli effetti che la situazione stava e sta tuttora determinando in ciascuno dei Paesi che ne sono coinvolti.
Dopo quella riuscitissima scadenza, il progetto europeo di gemellaggi significativamente denominato “A truth behind a smile” (La verità dietro a un sorriso) ha portato una delegazione di mandellesi a Kekavas, in Lettonia. II gruppo era composto da Luciano Fascendini, assessore comunale all’Ambiente, da Aldo Zucchi, Sergio Gatti, Renata Benzoni, Osvaldo Castagna, Morena Sgheiz e dalla presidente del Comitato gemellaggi Silvia Colombo, oltre che dai giovani Martina Gatti, Chiara Fasoli, Giulia Faggi e Martino Fascendini.
Tema di questa nuova fase del progetto era il problema delle dipendenze (alcol, stupefacenti, gioco d’azzardo). Al riguardo la delegazione mandellese ha contribuito allo svolgimento dei lavori con una relazione sul progetto “Oltre l’azzardo c’è di più”, recentemente attuato proprio a Mandello e in altri comuni del territorio grazie a un accordo tra Amministrazioni locali e distretti sanitari.
A Kekavas i mandellesi hanno avuto modo di visitare una struttura di recupero per tossicodipendenti, gestita da volontari che hanno vissuto e superato l’esperienza della droga. “Siamo stati accolti in un centro – spiega la presidente Colombo – dove gli educatori si prendono cura dei bambini sottratti a genitori alcolisti o tossicodipendenti, attraverso la ri-creazione di nuclei simili a una vera famiglia. In una grande area verde, con laboratori attrezzati, strutture di gioco e animali, i bambini ritrovano equilibrio e serenità e vengono educati al senso di responsabilità personale”.
“Sono stati incontri intensi e molto significativi – aggiunge – nell’ambito di un’esperienza di grande arricchimento culturale. Abbiamo anche visitato Riga, con uno splendido centro storico, e nel circondario strutture scolastiche, sportive, ricreative e un parco naturale. Siamo stati accolti con infinite attenzioni e una profonda gentilezza da una comunità dedita alla musica, allo sport e alla cura dell’ambiente e della natura”. Insomma un’esperienza indimenticabile.
Prossimo e ultimo incontro in luglio a Nasaud, in Romania, comune capofila del progetto “A truth behind a smile”.