LECCO – Sarebbero tra 110 e 120 i lavoratori della Provincia di Lecco in esubero a seguito dei pesanti tagli dovuti alla legge di stabilità 2015: si parla di una riduzione del 50% della spesa per il personale e circa la metà dei lavoratori totali coinvolti.
234 gli attuali dipendenti a tempo indeterminato della Provincia e solo per 18 di loro sarebbe viva la speranza di un inserimento in una lista di pre-pensionamento, mentre per i rimanenti rimane il grande problema del ricollocamento, da effettuarsi presso enti locali o statali: ricollocamento comunque ostacolato dai rigidi vincoli di assunzione a cui proprio gli enti locali devono attenersi.
Un problema grave e sempre più concreto che lavoratori e sindacalisti hanno voluto portare in presidio proprio nel tardo pomeriggio di mercoledì presso la Sala Ticozzi di Via Ongania, sede fra l’altro dell’Assemblea Provinciale dei Sindaci. “Siamo qui non per polemizzare coi sindaci – ha dichiarato Francesco Mazzeo della Cgil – ma per interagire con loro: facciamo loro presente che il ricollocamento del personale non è questione leggera e che sono troppe le persone che rischiano un licenziamento a causa di questa legge. Chiediamo che vengano trovate delle soluzioni non solo dal Governo ma anche all’interno dei nostri Comuni, affinchè sia favorito il ricollocamento del personale provinciale in mobilità: la qualità e la competenza di questi lavoratori non vanno disperse.”

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