Qualità della Vita: balzo in avanti per la provincia di Lecco (32esima)

Tempo di lettura: 3 minuti

Campanile di Lecco_progetto visite guidate volontari_2015 (64)

 

LECCO – Se Italia Oggi posizionava Lecco nella top ten delle città italiane per migliore qualità della vita, il Sole 24 Ore è meno generoso ma il dato è comunque positivo per la provincia lecchese che nel 2016 guadagna oltre una decina di posizioni nella classifica del quotidiano di Confindustria, piazzandosi al 32esimo posto (qui tutti i dati).

Un trend di costante miglioramento per la provincia di Lecco, 45esima nell’analoga indagine del 2015 e 55esima nella precedente inchiesta del 2014. Anche quest’anno si conferma quindi il salto in avanti.

sole-24-classifica-2016
Gli indicatori e il posizionamento

A spingere Lecco verso la parte alta della classifica sono indicatori economici come l’importo medio delle pensioni (806 euro, 4°) il tasso di occupazione (13°, gli ultimi dati rilevano la disoccupazione in provincia al di sotto del 7%), i depositi bancari (19,3 mila euro pro capite, 23°) la spesa in beni durevoli per famiglia (2 mila euro all’anno, 19°), e l’export (26% sul Pil 2015, 20).

Ancor di più il welfare e in particolare la sanità, con un tasso di emigrazione ospedaliera tra i più bassi in Italia (anche qui 4° posto), ovvero per i lecchesi c’è meno necessità che altrove di spostarsi in ospedali fuori provincia per trovare l’assistenza necessaria. La copertura della banda larga (92% della popolazione) ci regala un ulteriore quarto posizionamento, siamo 14esimi invece per le valutazioni dell’ecosistema urbano effettuate da Legambiente.

Sul fronte della sicurezza e della giustizia, complessivamente Lecco ottiene il posizionamento più alto rispetto agli altri indicatori (23° posto) resta però la criticità già riscontrata negli anni precedenti, quella dei furti in abitazione, in media 372 ogni mille abitanti, uno dei risultati più negativi in Italia (108°); siamo invece a metà della classifica per furti d’auto (114 ogni 100 mila abitanti) e per le rapine (36 ogni 100 mila abitanti).

I dati peggiori riguardano però la cultura e il tempo libero: poche le librerie in provincia (6,8 ogni 100 mila abitanti, 110°), pochi gli ingressi agli spettacoli (3,2 mila ogni mille abitanti, 90°), pochi ristoranti e bar (623 ogni 100 mila abitanti), e infine poca la spesa dei turisti stranieri nel lecchese (316 mln nel 2015, 71°). Bene invece per il tasso di sportività che vi vede 18esimi in Italia.

Il podio della classifica del Sole 24 Ore è stato aggiudicato ad Aosta, seguita da Milano e Trento, ‘maglia nera’ invece per Vibo Valentia, ultima con Reggio Calabria e Caserta.

 

classifica-sole-2016