Rincari LineeLecco? Nava: “Colpa dei tagli di Renzi”. Lettera da UGL

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Bus Linee LeccoLECCO – “Se Regione Lombardia ha meno soldi a bilancio e deve ridurre i trasferimenti ai Comuni la colpa è dello Stato. Se i trasporti pubblici locali debbono aumentare per far quadrare i conti è opportuno che Brivio & C. chiedano lumi all’amico Renzi e mettano mano al portafogli”.

Così Daniele Nava, Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega alle Riforme istituzionali, agli Enti locali, alle Sedi territoriali e alla Programmazione negoziata, interviene sull’ipotesi d’incremento delle tariffe del trasporto pubblico locale cui dovranno ricorrere Lineelecco (quindi il Comune di Lecco) e le altre aziende simili per far fronte ai minori trasferimenti in arrivo dal livello regionale.

“Lo Stato ha tagliato alla Lombardia 155 milioni di euro. Abbiamo recuperato 105 milioni di euro da risorse proprie, riuscendo a coprire i due terzi delle minori entrate. Il Comune di Lecco faccia lo stesso e metta risorse in più da destinare al trasporto pubblico locale per non aumentare le tariffe e non danneggiare così i cittadini, già sufficientemente in difficoltà per le ricadute della crisi e la diminuzione del potere d’acquisto. Margini di manovra per razionalizzare esistono”, esorta Nava.

“La Lombardia ha sempre dato prova di corretta amministrazione, per questo abbiamo sempre chiesto che i tagli venissero applicati secondo i costi standard. Invece Renzi fa di tutta l’erba un fascio e taglia in modo lineare. Questi sono i risultati, che ricadono anche sui Comuni ‘amici’ come quello di Lecco!”, conclude il Sottosegretario.

Sulla questione Linee Lecco e sulla sua messa in vendita interviene il sindacato UGL Trasporti che, attraverso le parole del segretario Domenico La Rocca, ricorda la chiusura in attivo del bilancio 2014 della società:

“Uno sguardo al passato per cercare di capire il presente: durante il periodo di amministrazione di Crimella in Linee Lecco S.p.A siamo passati da una dichiarazione, sui giornali locali, di una presunta chiusura di bilancio in passivo pari a un milione di euro, ad una chiusura effettiva di bilancio in attivo di qualche migliaio di euro; da una valutazione dell’azienda, apparsa sui giornali, di un milione e duecentomila euro, poi smentita da una perizia che valutava il complesso aziendale escluso gli immobili pari a un valore di euro 3.415.000,00 circa successivamente alla dichiarazione di chiusura in passivo, si sono aperte le danze per la privatizzazione dell’azienda.

Si è passati dal cedere il 49% delle azioni alla vendita totale della società senza gli immobili. Il consiglio comunale votava, dopo varie sedute, la vendita della società nonostante le perplessità ed il voto contrario espresso da parte della minoranza ( Lega nord, Fratelli d’Italia, Forza Italia e N.C.D.). Nel frattempo, veniva modificato lo Statuto di Linee Lecco e nominato un amministratore unico, l’ing. Renato Muratore, una persona molto preparata sui trasporti in quanto ha trascorso la sua vita a dirigere varie aziende di trasporti.

Da allora sono cambiate le sorti della società. Fortunatamente tutto ciò è avvenuto senza attuare il fantomatico e deleterio piano industriale. Da quando è lui l’amministratore unico, la società ha chiuso i bilanci sempre in attivo seppur di poche migliaia di euro. Nel frattempo è andato deserto “il bando di vendita della società”; infatti nessuno ha presentato l’offerta . Adesso tutti fanno a gara per prendersi i meriti per aver risanato l’azienda ma in realtà le precedenti amministrazioni , prima del Sindaco Brivio, avevano portato l’Azienda stabilmente in attivo.

L’ Azienda si è salvata perchè non è stato attuato il piano industriale del PD -Crimella, anzi si è proseguito con le linee strategiche delle amministrazioni precedente .Nonostante ciò ci sono persone che si ostinano a pensare ed operare al fine di privatizzare l’azienda dicendo che la legge lo impone. Come piu’ volte dimostrato, sono tutte fandonie, in quanto la legge impone di vendere le municipalizzate che hanno i bilanci in passivo e non quelle con i bilanci in attivo come Linee Lecco.

Io chiederei a chi ha intenzione di privatizzare, di dire a tutti i cittadini e in primis ai lavoratori qual è il suo reale scopo e favore di chi. A noi sorge un dubbio ……….. . Giù le mani da Linee Lecco”.