MANDELLO – Si avvicina la data delle elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo del Cai Grigne, scadenza che coinciderà con la conclusione del mandato dell’attuale presidente Giancarlo Pomi, in carica dal 2009.
In previsione di quell’importante appuntamento il sodalizio propone una serata di grande alpinismo e chiama a Mandello Rossano Libera, guida alpina il cui curriculum di prime ascensioni, molte delle quali effettuate in solitaria sia nei mesi estivi sia in quelli invernali, è di assoluto prestigio.
Libera sarà protagonista della serata che si terrà sabato prossimo, 14 novembre, con inizio alle ore 21 al cineteatro comunale di piazza Leonardo da Vinci e che avrà per titolo “Le montagne silenziose”.
“Un titolo scelto per motivi diversi – spiega il fortissimo alpinista sul suo sito Internet – uno dei quali riguarda il fatto che parlo quasi interamente delle Alpi Centrali (Masino-Bregaglia-Disgrazia) , dove maggiormente ho sviluppato il mio andare in montagna”. “Montagne silenziose, appunto – osserva sempre Rossano Libera – perché ovviamente hanno un impatto mediatico enormemente inferiore rispetto al resto dell’arco alpino. Vengono quindi in secondo piano se paragonate alle più blasonate Dolomiti o al Monte Bianco. Per me sono state comunque un’opportunità. Mi hanno plasmato come alpinista, facendomi crescere come persona”.
“Le varie vicissitudini – aggiunge il protagonista della serata mandellese – hanno così dato vita all’uomo che ora sono, nel bene e nel male. Ne scaturisce che l’alpinismo non ha necessariamente bisogno di cime o di vie dai nomi famosissimi per potersi esprimere”.
Nato a Sondrio nel 1969, Libera arrampica da 20 anni. Il suo è stato definito un alpinismo “mistico”. Il suo terreno privilegiato sono come detto le Alpi Centrali, ma negli ultimi anni Rossano è stato protagonista di solitarie e di salite anche su grandi vie del Bianco, che hanno stupito più di un addetto ai lavori.
Particolare non irrilevante è la fama di “vie pericolose” dei tracciati che portano la sua firma, come non secondaria è la sua capacità di stare in parete, da solo, per progetti, anche invernali, che in molti considerano avventure difficilissime, se non al limite dell’impossibile.
Un esempio in tal senso sono le sue prime solitarie invernali sul Badile come, nel 2004, quella sulla “Ringo Starr”, che ha richiesto ben cinque giorni di scalata e su cui ha tracciato un’importante variante di sette lunghezze. O come quella del 2008 che in 36 ore, bivacco compreso, gli ha consentito di sbucare in vetta al Badile, percorrendo in prima solitaria invernale la mitica via Cassin sulla parete nord-est.
Negli ultimi anni Rossano Libera è diventato uno specialista anche dell’arrampicata su ghiaccio e misto moderno. In questo stile spiccano, tra le altre, “Bocconi amari”, la difficile via aperta con Ezio Marlier sul Monte Emilius, ma anche le prime salite del “Mostro”, 180 metri di cascata, e della “Matita”, entrambe in Val Codera.
Nel 2006 ha vinto il “Grignetta d’oro” (ex aequo con Rolando Larcher) e il Premio De Simoni.
I responsabili del Cai Grigne informano che se qualcuno volesse far pervenire domande da porre sabato 14 novembre a Libera può farlo scrivendo all’indirizzo di posta elettronica info@caigrigne.it.
La serata mandellese si aprirà con un videofilmato riguardante le attività che hanno caratterizzato il periodo 2009-2015 del Cai sotto la presidenza di Giancarlo Pomi.