San Lorenzo, veglia e suggestioni a Mandello

Tempo di lettura: 3 minuti
Monsignor Dante Lafranconi durante l'omelìa di ieri sera in San Lorenzo.
Monsignor Dante Lafranconi durante l’omelìa di ieri sera in San Lorenzo.

MANDELLO – Vespri di San Lorenzo e una suggestiva quanto apprezzata elevazione musicale, ieri sera nella chiesa arcipretale di Mandello, per il primo atto dei festeggiamenti in onore del patrono che culmineranno lunedì 10 agosto, appunto solennità di San Lorenzo, con la messa e la benedizione del lago e dei natanti, prima dello spettacolo pirotecnico serale.

A guidare la veglia è stato il vescovo di Cremona, monsignor Dante Lafranconi, originario di Mandello, che lunedì prossimo alle 10 presiederà anche la solenne celebrazione eucaristica.

I brani che l’hanno accompagnata sono stati eseguiti da Alessandro Milesi all’organo e da Emanuela Milani al flauto. I due musicisti, entrambi docenti della Scuola di musica “San Lorenzo”, erano affiancati dal soprano Maria Pia Gandolfi, una splendida voce che non ha mancato di regalare emozioni ai presenti.

Significativa anche la lettura di un brano di Sant’Agostino, al quale si è rifatto il vescovo Dante nella sua omelìa. “Preparare il nostro cuore a celebrare la festa di San Lorenzo – ha premesso il prelato – vuol dire essere disposti a imitare il Signore e imitare Gesù significa guardare alla vita di tanti nostri fratelli e ai martiri di oggi, autentici testimoni del Vangelo”.

Monsignor Lafranconi ha quindi ricordato il dramma dei cristiani che vivono in nazioni quali la Libia, l’Iran, l’Iraq e la Siria, “continuamente esposti al rischio della vita”. “Un anno fa, proprio di questi tempi – ha aggiunto – le cronache raccontavano dell’avanzata dell’Isis e di recente il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, ha visitato i rifugiati iracheni di Erbil e toccato con mano il disagio di persone che vivono provvisoriamente, desiderose di tornare alle proprie case, ammesso che un giorno ciò sia possibile”.

Alessandro Milesi, Emanuela Milani e Maria Pia Gandolfi, apprezzati protagonisti dell'elevazione musicale nell'arcipretale di Mandello.
Alessandro Milesi, Emanuela Milani e Maria Pia Gandolfi, apprezzati protagonisti dell’elevazione musicale nell’arcipretale di Mandello.

 

“Accanto ai martiri perseguitati per la loro fede – ha osservato sempre il vescovo di Cremona – ci sono altri martiri, magari semplicemente perché appartengono a etnìe diverse. Ebbene, la loro testimonianza non può e non deve venir meno e dunque è giusto sostenerli anche garantendo loro il nostro aiuto economico”.

“La nostra fede non dimentichi questi fratelli”, ha insistito il presule, che ha poi spiegato come, pur senza essere martiri, il Signore possa essere imitato nell’umiltà, “quella stessa umiltà –  ha detto – che in San Lorenzo si è espressa in un atteggiamento di totale ubbidienza e che noi possiamo manifestare con il servizio e il perdono, ricercando non privilegi ma una convivenza fraterna che sappia farci ritrovare l’anima autentica della comunità”.

“E i problemi che comprensibilmente ci assillano – ha concluso il vescovo – non ci distolgano dal ricordare che il nostro impegno deve trarre ispirazione dall’esempio di Cristo e dalla parola che ci giunge dall’alto”.

Poi altri canti, altri brani musicali e altre riflessioni, prima dell’adorazione eucaristica e della benedizione.

Stasera, sempre nell’arcipretale di San Lorenzo e con inizio alle ore 21, concerto gospel con il Coro Sol Quair di Lecco diretto da Giuseppe Caccialanza.