LECCO – Si dovrà attendere il mese di ottobre per la decisione finale sul dibattuto tema del dimensionamento scolastico che riguarda gli istituti comprensivi della città: ad annunciarlo in un affollato Consiglio Comunale mercoledì sera è stato il sindaco Virginio Brivio, durante la presentazione dell’Ordine del Giorno.
Nessuna grande novità è emersa dalla seduta consigliare straordinaria, che si è aperta con le relazioni dell’assessore all’Istruzione Salvatore Rizzolino e il provveditore di Lecco Luca Volontè, a cui ha fatto seguito l’acceso intervento della capogruppo di Lega Nord, Cinzia Bettega: “Quanto appena ascoltato non è abbastanza per soddisfare quanto i genitori presenti questa sera vogliono sapere: la riorganizzazione può essere necessaria, ma perché questa giunta eletta un anno fa ha dovuto aspettare marzo 2016 per informare i genitori? Non si sapeva già lo scorso anno che le sale mense e le palestre non erano adeguate? Bisognava mettere al corrente i genitori molti prima in modo da permettergli di valutare dove iscrivere i propri figli. Io credo che qualcosa nella comunicazione non abbia funzionato”.
“La scuola non è solo la sede dove viene erogato il servizio di istruzione: è anche e soprattutto fulcro di un quartiere e di un rione” ha proseguito il consigliere del Carroccio, ribadendo la necessità di essere chiari coi genitori e coi loro bambini: “Dobbiamo loro una risposta certa e chiara, devono sapere che tipo di servizio gli proponete. Qual è la proposta allo stato attuale? Andare alla scuola di San Giovanni con doppio turno di mensa? Sarebbe questa la proposta di riorganizzazione a Lecco, in Lombardia, nel ventunesimo secolo? – ha tuonato Bettega – parliamo di proposta dignitosa?” Presentato quindi l’Ordine del Giorno della minoranza, articolato in due punti: “In primo luogo chiediamo al Sindaco, alla giunta e al provveditorato la deroga finalizzata al mantenimento delle classi prime nella scuola primaria di Laorca, quindi chiediamo di informare con chiarezza gli abitanti del rione di Chiuso sul destino della scuola Torri Tarelli sulla quale sono girate voci che hanno destato preoccupazione ai genitori. Diamo loro una certezza – ha concluso il consigliere – e che sia quella”. Con 30 votanti, 7 a favore, 20 contrari, 3 astenuti e due non votanti l’ordine del giorno presentato dal consigliere Bettega non è stato approvato.
E’ stato il sindaco Brivio a prendere la parola: “La questione per cui siamo qui stasera è di carattere generale, non si vuole parlare di quali scuole saranno salvate a settembre” ha esordito il primo cittadino, chiarendo che il motivo per cui alcune classi prime non partiranno: “Non per provvedimento del comune o perché manca la palestra come credono in molti ma perché, stando ai dati pervenuti al momento dell’iscrizione, manca il minimo numero di alunni per far cominciare le classi prime. Le strutture non centrano, sono in regola, tant’è che le altre classi già avviate proseguiranno”.
“I dati – ha proseguito il Sindaco Brivio – non parlano di un cambiamento limitato ai tre rioni di Castello, Bonacina e Laorca, ma di un cambiamento più generale e legato a problemi di mobilità: ogni anno dal prossimo a venire potrebbe non partire una classe prima. Cosa vogliamo fare, seguire l’emergenza volta a volta o costruire un disegno programmatico? Che tipo di livello territoriale vogliamo mantenere? Per salvare le scuole, oltre che al legame col territorio e ridefinire la dimensione territoriale è necessario che i quartieri dovranno dialogare tra di loro”.
Il Sindaco ha quindi presentato l’Ordine del Giorno, articolato in tre punti: proseguire il percorso di confronto e approfondimento in primis con le competenti componenti scolastiche e quindi con la cittadinanza; elaborare una o più ipotesi di revisione dell’attuale assetto del sistema scolastico valorizzando il rapporto tra scuola e territorio; tornare a luglio in Consiglio Comunale con ipotesi di razionalizzazione e quindi, entro il mese di ottobre, proseguire con l’adozione degli atti formali conseguenti. “Magari non risponde all’immediata emergenza del mese di settembre – ha spiegato Brivio – ma vorrei ribadire che l’emergenza più grande è il rischio di avere uno stillicidio di situazioni non gestite. Motivo per cui sull’argomento torneremo quanto prima possibile, a luglio con un consiglio intermedio, per poi poter arrivare ad ottobre a prendere una decisione definitiva. Una razionalizzazione è necessaria – ha concluso Brivio – se non facciamo questo lavoro saremo sovrastati dagli eventi”.
Accolto l’emendamento proposto dai consiglieri Filippo Boscagli e Paola Perossi sulla richiesta di garantire per l’anno scolastico 2016-2017 la disponibilità dei locali nelle due sedi scolastiche di Bonacina e Malnago, qualora sia decisa la dislocazione presso la scuola A.Diaz di San Giovanni: “Parlerei anche della sede di Laorca” ha commentato Brivio, favorevole all’emendamento della minoranza Ncd così come a quello proposto da Stefano Parolari (Lega Nord), richiedente l’attivazione del maggior numero possibile di classi prime per l’anno scolastico
Le votazioni, avvenute dopo quasi quattro ore di seduta, hanno portato all’approvazione dell’Ordine del giorno e relativi emendamenti proposti dalla maggioranza: su 30 votanti 27 si sono dichiarati favorevoli, 1 contrario e 2 astenuti (2 non votanti).
“Stasera abbiamo dimostrato la volontà di avere a cuore il futuro delle classi prime delle nostre scuole e di voler lavorare attivamente per salvarle” ha commentato l’assessore all’Istruzione Salvatore Rizzolino.
Niente è escluso così come niente è certo sul futuro delle scuole primarie lecchesi, dunque. Ribadita da parte dell’amministrazione comunale la volontà di fare le scelte migliori per il bene della città e arrivare ad ottobre con una decisione definitiva.