Storico traguardo per la Belledense che festeggia 45 anni

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LECCO – Quanto è lontano il 1967? Tantissimo, addirittura il secolo scorso. Quarantacinque anni, lunghissimi da scrivere, brevissimi da vivere. Sembra ieri che un gruppo di giovani sportivi, frequentanti l’oratorio di Belledo, ha deciso di fondare il Gruppo Sportivo Belledense. Si inizia col “solito” calcio, ma lo spirito di questi ragazzi è innovativo. L’anno successivo la nascita della prima squadra di pallavolo, quello seguente ancora parte la pallacanestro.

Negli anni il gruppo cresce, piano piano. Legato da sempre al Centro Sportivo Italiano – meglio noto come C.S.I. – ha visto consolidarsi la sua attività sino a diventare un punto di riferimento per il rione cittadino omonimo. La popolarità aumenta al punto che ormai i tesserati per stagione sono oltre duecento, e il lavoro di questi volontari viene premiato addirittura dalla Presidenza Nazionale del C.S.I., che ha conferito – in occasione del 40° anno della fondazione societaria – il Discobolo d’oro, il massimo riconoscimento possibile, alla società.

In occasione della festa del 45° anno facciamo quattro chiacchiere amichevoli col giovanissimo presidente – classe 1983 – Nikos Corti, che ci racconta come è nata la sua storia personale nel G.S. Belledense.

“Mi sono avvicinato al gruppo sportivo come calciatore, da piccolissimo, sino a che a sedici anni non mi hanno chiesto di collaborare come aiuto allenatore al gruppo dei ragazzini. Da lì in poi sono stato nominato prima consigliere, poi vice presidente e, nel settembre 2011, presidente”.

Un presidente molto attivo. “Per la festa del 45° avremmo voluto rifare il campo da basket e quello da calcio, trasformandolo in erba sintetica. Purtroppo i fondi che avevamo ci hanno concesso di fare solo il primo dei due lavori, ma non ci dimenticheremo del secondo.”

Lo spirito è rimasto lo stesso di quello dei “ragazzi del 1967”, propositivo e con gli occhi verso il futuro, testimoniato anche dall’apertura della pagina di Facebook del GSB!

E’ il momento di farci raccontare un po’ meglio in cosa consisteranno i festeggiamenti del gruppo.

La festa centrale sarà domenica 7 ottobre. Si partirà con la messa alle 10.30 sul nuovo campo di basket – una messa “a tema sportivo” – per poi pranzare tutti insieme. Il pomeriggio una proiezione di filmati e foto storiche della nostra società saranno in visione nella “sala della comunità”. Poi sarà il tempo di giochi e partite tra i nostri atleti e, dopo la merenda, tutti a casa con una piccola sorpresa”.

Incuriositi dalla definizione di festa centrale, chiediamo ulteriori spiegazioni.

“Quello sarà il momento clou, ma già da domenica 30 settembre i nostri piccoli cestisti sono stati impegnati in una esibizione durante la festa di apertura della stagione oratoriale. Il tutto poi si chiuderà il 14 ottobre, quando ospiteremo il primo trofeo “polisportivo” del C.S.I. Sarà una “marcia di regolarità alpina”, ossia un percorso camminato che le persone devono fare in un tempo prestabilito. Non vincerà il più veloce, ma quello che si avvicinerà di più al “tempo giusto”. Sarà molto divertente.”

In attesa dell’inizio dei festeggiamenti, non possiamo non farci raccontare quali sono i programmi societari per il prossimo anno: “Per il calcio abbiamo il gruppo di avviamento all’attività, che va fino alla prima elementare. Poi due gruppi fatti in collaborazione con la Pool. 2001 e due squadre Open. Col basket abbiamo creato il “Centro Arcobaleno” in collaborazione con la Pol Rovinata. Microbasket, una squadra aquilotti F.I.P. e un gruppo di U12. Poi c’è la pallavolo, la ginnastica per adulti e… il calcio balilla!”

Il presidente Corti è sempre pieno di sorprese e non potevamo – visto i lunghi anni trascorsi all’oratorio a giocare al cosiddetto “biliardino” – non informarci ulteriormente. “L’iniziativa è partita lo scorso anno – racconta – dove siamo riusciti a mandare una squadra alle finali regionali del C.S.I. Purtroppo nella “bassa lombardia” questo gioco è quasi una istituzione, per cui non siamo riusciti ad andare oltre. A ottobre ci sarà un torneo, in oratorio, per selezionare le migliori coppie, che manderemo a competere nella gara provinciale.”

E’ tempo dei saluti. Chiudo con una piccola provocazione: “Come mai qualcuno dovrebbe iscrivere i suoi figli alla G.S. Belledense?”. Risposta rapida ed efficace: “Da noi la priorità è lo spirito di gruppo e il gioco. Il ragazzino è al centro di tutto, non ci interessano i risultati sportivi ma soli i legami che si creano. Legami che possono durare tutta la vita.”

Ora ne siamo sicuri, lo spirito dei “ragazzi del 1967” è ancora vivo. Son passati quarantacinque anni, ma in pochi se ne sono accorti…