Taglio della torta alla Marilyn, ‘Lele’ Bodega festeggia 20 anni di attività

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Stefania e Lele Bodega, titolari della Marilyn
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I fratelli Bodega: da sinistra Raffaele ‘Lele’, Cristian e Stefania

LECCO – Festa di compleanno alla Marilyn dove si festeggiano i vent’anni di gestione Bodega della nota birreria situata nel cuore di Rancio e da ben 31 anni punto di ritrovo per moltissimi giovani e meno giovani.

La Marilyn nasce infatti nel 1983, su idea dell’ormai noto ristoratore Pino Carvelli che rilevò quella che fu la trattoria Nevado Sarapo gestita dal rancese Natale Dell’Oro. Carvelli trasformò la trattoria in una birreria e paninoteca battezzandola Marilyn sull’onda della moda di quegli anni dove l’icona sexy americana campeggiava un po’ ovunque e su molte t-shrt di tanti teenager.

Carvelli lascia la Marilyn nel 1987 e a lui subentra la famiglia Cipolla che resta fino al 1994 quando decide di passare ai nipoti la gestione. Così, il primo gennaio 1995, dietro al bancone della Marilyn finisce Raffaele “Lele” Bodega e la sorella Stefania, sancendo così quello che si è poi rivelato l’inizio di una lunga storia che ancor oggi continua dopo la bellezza di 20 anni.

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Stefania e Lele Bodega nel 1996

“Avevo 27 anni, facevo il salumiere presso il salumificio Colombo di Pescate e avevo voglia di cambiare lavoro – ricorda Lele Bodega – così, quando ho saputo che mia zia voleva cedere l’attività mi sono fatto avanti subito. Dalle intenzioni ai fatti e così rilevammo l’attività. Quel primo gennaio di ormai 20 anni fa me lo ricordo ancora oggi, io e mia sorella eravamo tesissimi…”.

L’anno successivo il “fascino del barista” colpisce una bella bergamasca, cliente del locale, si chiama Stefania anche lei e avrà il potere di rubare il cuore di Gabriele. Lele e Stefania infatti si fidanzano e nel 2000 convolano a nozze, mentre nel 2005 la famiglia si allarga con l’arrivo di Giorgia.

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Stefania e Lele Bodega oggi, ottobre 2014

Riavvolgendo di nuovo il nastro, per una parentesi di circa 5 anni insieme a Lele e alla sorella Stefania arriva a dare man forte anche il fratello Cristian che resta fino al 2001, anno in cui la Marilyn viene rivoluzionata. Bodega decide di rimettere a nuovo il locale stravolgendo le vecchia disposizione del banco che viene collocato esattamente dalla parte opposta rispetto a dov’era e dando una volto nuovo al locale.
Negli anni a venire si susseguono una serie di interventi e migliorie che portano alla sistemazione della splendida veranda e al meraviglioso giardino interno. Alla birra e ai panini Bodega affianca anche la griglieria e la vendita tabacchi. Gli anni corrono veloci, nel 2004 la sorella lascia la società e quelli che verranno saranno gli anni della crisi. Ma la gestione Bodega non vacilla, anzi, Lele con lungimiranza investe, e introduce anche la pizza con forno a legna allargando così il target della clientela, facendo entrare nel suo locale non più solo giovani e amanti della birra, ma anche famiglie.

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Il vecchio giardino interno della Marilyn

Oggi, con Lele e la moglie Stefania lavorano cinque persone: “Non è facile  gestire un locale comporta molti sacrifici e tante rinunce – spiega Bodega – Molte persone credono che il nostro lavoro si limiti a preparare pizze e panini e spillare birre, in realtà questa è la fase finale. Prima ci sono tantissime cose da fare sia in termini organizzativi, logistici e soprattutto burocratici”.

Se gli si chiede quali sono gli ingredienti per poter fare bene in un lavoro come il suo, Lele non ha dubbi: “Passione, sacrificio e pazienza”, poi aggiunge: “Ma se ho raggiunto i 20 anni di attività il merito non è solo mio ma è anche di moglie, che mi è sempre rimasta a fianco e mi ha sempre aiutato”.
Per Lele non c’è nessuna strana ricetta di questo doppio successo: lavoro e famiglia: “Ci troviamo bene, siamo uniti, certo, qualche discussione può nascere, ma si limitano a faccende lavorative. Ci diamo una mano, ci aiutiamo e a tutti e due è ben chiaro che quando siamo qui, siamo qui per lavorare. Insomma, abbiamo sintonia e questo ci permette di gestire bene la nostra attività. Poi abbiamo avuto la fortuna di poter acquistare l’immobile e, il poter abitare sopra il locale ci aiuta molto anche nella gestione domestica e familiare cosa non facile con un lavoro che richiede costante presenza: apertura delle 9 del mattino alle 14 circa e dalle 17.30 alle 2 di notte con solo il mercoledì come giorno di chiusura”.

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Anni ’90 alla Marilyn

Sacrifici e tanto lavoro ma anche soddisfazioni… “Non c’è dubbio, dopo vent’anni siamo ancora qui ma le soddisfazioni non sono solo economiche, ma anche umane. Grazie a questo lavoro ho conosciuto mia moglie, poi sono nate amicizie e ho avuto modo di conoscere tantissime persone”.

E se si potesse tornare indietro… “Rifarei tutto”, ci confessa Bodega come confessa anche di non sapere se questo sarà un lavoro per tutta la vita… “Sono del ’67, faccio questo mestiere da vent’anni ma se dovessi trovare la persona giusta e il prezzo giusto potrei anche vendere o, magari, dare in gestione il locale, chi lo sa… anche se in fondo ci sono troppo affezionato”.

E mentre stasera, venerdì, si comincia con la festa della birra, domani, sabato grande festa di compleanno con musica insieme alla Blues Band, l’estrazione di cinque viaggi e l’immancabile taglio della torta. Non mancherà un’ampia esposizione fotografica con gli scatti che racconteranno i 20 anni di attività. “Ho anticipato la festa di tre mesi per sfruttare anche la parte esterna”, spiega Lele, che conclude: “Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti quelli che in un modo o nell’altro sono stati partecipi della mia attività e spero si siano trovati tutti bene”.

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Festa di Carnevale alla Marilyn negli anni ’90
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Il famoso metro di birra