Trasporti, PD:
“La Provincia tagli gli assessori, non i bus”

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autobus

LECCO – Giunta provinciale assediata contro i tagli al trasporto pubblico: dopo la mobilitazione e le raccolte firme avviate da alcuni comuni lecchesi interessati dalle soppressioni e le osservazioni della Cgil Lecco, ora il Partito Democratico torna alla carica e pretende nuove soluzioni per ripristinare le corse cancellate.

“Comprendiamo le difficoltà che devono affrontare a fronte di minori risorse in bilancio, ma non crediamo che debba essere il trasporto pubblico locale a farne le spese” ha spiegato il gruppo PD in Provincia, guidato dal consigliere Italo Bruseghini.

“Capiamo che non sono i tempi giusti per pretendere investimenti provinciali a favore del cambio di mentalità di tutti noi, favorendo la progressiva diminuzione della mobilità privata a favore di quella pubblica (cambio impossibile se non supportato da seri investimenti economici) – proseguono – ma dall’altra parte non accettiamo che a fronte di tagli regionali non si batta ciglio e si “corra ai ripari” tagliando corse di autobus qua e là, soprattutto nelle aree montane della nostra provincia, ovvero quelle già dotate di minori servizi e a rischio spopolamento progressivo”.

Il PD chiede alla Giunta Nava di ripensarci e mette sul piatto due soluzioni già proposte nelle scorse settimane: un prelievo dal fondo di riserva, che possa in parte ripristinare i 50.000 euro mancanti, oppure riduzione delle deleghe assessorili a otto, tornando indietro rispetto alla neo-nomina dell’assessore Ennio Fumagalli e conferendo anche a lui, come alla consigliera Benedetti, una delega consiliare ad hoc, non retribuita.

“A questo proposito ci permettiamo di sottolineare una particolarità – spiegano dal gruppo PD – Fumagalli, uomo, ha ricevuto una delega assessorile con tutti i crismi; Colombo, donna, ha ricevuto una delega consiliare non retribuita, in piena (e da noi non condivisa!) linea con la scelta di Nava di avere una Giunta completamente al maschile”.

I democratici hanno poi esortato i sindaci a continuare a pensare ai servizi, allo sviluppo del nostro territorio e alla sua salvaguardia in modo collettivo:

“L’unione fa la forza – concludono – l’assenza agli incontri e la debolezza di presa di posizione di alcuni Sindaci, ad esempio, hanno permesso all’Assessore De Poi di effettuare i tagli senza troppi sensi di colpa. E un risultato simile lo si vedrà, a breve, sugli effetti della prossima variante ptcp (piano territoriale provinciale), dove, a nostro parere, i Sindaci hanno deciso di non decidere. Ma questa è un’altra storia che avremo modo di approfondire”.