Tre associazioni per gestire Wall Street, c’è anche Auser

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L'ex pizzeria Wall Street, confiscata all' ndrangheta e che riaprirà come Pizzeria della Legalità

wall street_visita Rita Borsellino_marzo2015 (18)

LECCO – Forse è la volta buona per la “Pizzeria della Legalità”: al secondo bando di gara emesso dal Comune, se si è chiuso lunedì a mezzogiorno, è arrivata una sola richiesta per la gestione dell’ex pizzeria Wall Street ed ancora una volta ha avanzato il proprio interesse una cordata di associazioni del territorio.

Si tratta di Arci, La Fabbrica di Olinda società cooperativa sociale Onlus e Auser. I primi due enti avevano già partecipato alla prima gara d’appalto insieme all’associazione L’altra Via di Calolziocorte e avevano ricevuto l’assegnazione provvisoria per la realizzazione del progetto, che prevede la rinascita dell’immobile confiscato all’ndrangheta.

Assegnazione che il Comune ha dovuto ritirare il 24 aprile scorso per un’irregolarità: il consiglio direttivo di L’Altra via non avrebbe infatti ratificato la decisione del proprio presidente di presentare la domanda per il bando e quindi, senza il consenso dei soci, la partecipazione dell’Altra Via di Calolziocorte non è stata ritenuta valida.

Arci e Fabbrica di Olinda hanno deciso di ripresentarsi alla gara, questa volta con il supporto di Auser. Potrebbero quindi essere queste tre associazioni a gestire la futura “Pizzeria della Legalità” che nascerà in ritardo sui tempi che si erano annunciati: la prima pizza per l’apertura di Expo, che si era augurato il governatore Maroni nella sua visita a Lecco, è ancora da impastare.