Un anno di vita per il nuovo Giglio. “Una scommessa vinta”

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LECCO – Il suo nome è quello di un fiore, il suo compleanno l’inizio della Primavera: “Il Giglio”, locale confiscato all’ndrangheta, festeggia i primi 12 mesi dalla sua rinascita in un centro sociale dedicato alle associazioni e ai residenti del quartiere, guardando in modo particolare agli anziani. Uno spazio di Pescarenico tolto alla criminalità organizzata e restituito al rione il 21 marzo del 2015.

“Oggi è un posto vivo e partecipato da cittadini, associazioni e gruppi informali. Un luogo dove si incontrano giovani e di anziani, grazie al lavoro delle realtà associative che hanno saputo coinvolgere generazioni diverse di lecchesi. Per questo, quella del Giglio, è una scommessa vinta” ha commentato il sindaco Virginio Brivio, intervenuto lunedì pomeriggio alla celebrazione di un compleanno significativo di uno dei tre beni confiscati nel recente passato alla malavita.

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“Il secondo è un appartamento che è stato dedicato all’ospitalità di famiglie in difficolta e che oggi è abitato proprio da un nucleo familiare – ha spiegato il primo cittadino- restano ancora da inaugurare i locali di via Belfiore, l’ex pizzeria Wall Street, che sarà sede di un’impresa sociale, luogo di cultura e aggregazione. In queste settimane verrà consegnata ad Auser, Arci e Cooperativa Olinda, vincitrici del bando di gara, e potremo finalmente restituire quel bene alla città”.

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Il nuovo Giglio non dimentica il suo passato e il lavoro di chi ogni giorno dedica la propria vita al contrasto delle mafie. Per questo i locali di via Ghislanzoni sono stati dedicati alla memoria di Emanuela Loi, agente di Polizia originaria della Sardegna caduta in servizio a soli 24 anni nell’attentato al giudice Borsellino.

“Ricordiamo Emanuela non solo nel primo anniversario del Giglio ma nella giornata del ricordo di tutte le vittime della mafia, di quanti hanno pagato con la vita la fedeltà ai valori di legalità e giustizia” ha ricordato Beatrice Civillini dell’assessorato ai Servizi alla Persona del Comune di Lecco.

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“Dedichiamo simbolicamente un fiore ad Emanuela e a tutte le vittime innocenti della mafia” ha proseguito il primo cittadino riferendosi ai fiori che hanno addobbato via Ghilsanzoni e alcune strade di Pescarenico per celebrare la Primavera.

Numerosi sono gli enti coinvolti nel progetto del Giglio: la Parrocchia SS. Materno e Lucia (Oratorio, Caritas e Fondo Tre mele), l’Asilo nido Arcobaleno (Comune di Lecco), l’Asilo nido Il Ritrovo, la Scuola dell’infanzia A. Corti, AVPL, ADA, AUSER, il Centro diurno L’aquilone, il Centro di prima accoglienza, la Casa circondariale di Lecco, l’Associazione spazioD’arte, l’Associazione Amsicora, il Circolo Il Campaniletto. A questi si aggiungono gli studenti delle scuole con cui il Giglio collabora con il progetto scuola-lavoro tra cui il Liceo Artistico e quello Musicale, l’Istituto Parini e l’Istituto Grassi, gli studenti della Maria Ausiliatrice, ognuno impegnato in progetti di aiuto agli anziani, tra cui corsi d’inglese e di informatica tenuti dagli stessi alunni.

“Quanti soggetti, risorse e fatica – ha commentato l’assessore ai Servizi Sociali, Riccardo Mariani – ma anche quanta bellezza in tutto questo”.

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