Caso Vannacci a Calolzio. Enti del terzo settore contro la Fondazione Lavello: “Superficiale concessione”

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Nei giorni scorsi alcune associazioni avevano già chiesto le dimissioni del presidente della Fondazione Lavello

CALOLZIOCORTE  – Sono le associazioni e gli enti del terzo settore lecchesi a firmare una lettera condivisa per esprimere disappunto nei confronti della Fondazione del Lavello “per via della superficiale concessione […] ad un’organizzazione che promuoverà messaggi razzisti, sessisti, misogini e xenofobi”, si legge nel documento.

Nei giorni scorsi, infatti, è stata resa nota l’autorizzazione a presentare, nelle sale del Monastero, il libro “Il mondo al contrario” del generale Vannacci. Alcune associazioni hanno chiesto le dimissioni del presidente della Fondazione Lavello, Monteleone.

Di seguito il testo integrale:

“Le scriventi realtà in qualità di enti del terzo settore, associazioni sindacali, forze politiche, organizzazioni non formali, venute a conoscenza attraverso la stampa locale della presentazione del libro “il mondo al contrario” di Roberto Vannacci –
evento organizzato dall’associazione culturale “Identità Europea” presso la sala
conferenze del Monastero di Santa Maria del Lavello di Calolziocorte – esprimono
disappunto nei confronti della Fondazione del Lavello per via della superficiale
concessione di uno spazio pubblico e significativo, come quello del Monastero, ad
un’organizzazione che promuoverà, attraverso le tesi del relatore invitato,
messaggi razzisti, sessisti, misogini e xenofobi.

In un contesto dove aumentano povertà, sofferenze e marginalità sociali e dove
l’inflazione ha inciso profondamente sul potere d’acquisto dei salari e dei redditi,
assistere pedissequamente alle “comparsate” di personaggi pubblici che
spostano il focus e l’attenzione di media e stampa verso questioni care solo al
conservatorismo più ortodosso, ci deve fare riflettere.

Perché, ci chiediamo, temi quali il lavoro povero, la sofferenza abitativa, la carenza
dei servizi di prossimità nelle aree interne del paese, la mancata attuazione di
piani industriali che tengano in considerazione non solo i profitti di pochi, bensì la
salute e la sicurezza di tutt* i lavorator*, la violenza come prodotto della cultura
patriarcale, non vengano in egual modo sostenuti?

Inoltre, che in un luogo di cultura, riconciliazione, riflessione e accoglienza, com’è
quello del Monastero, possano transitare idee in aperta contrapposizione con i
dettami costituzionali, oltre che con gli atti istitutivi dell’ente stesso che ne regge
le iniziative di valorizzazione, fa amaramente sorridere.

Eppure, ad oggi, non una dichiarazione pubblica – che non fosse di circostanza – è
trapelata dagli esponenti del CDA della Fondazione (nominati da Regione
Lombardia, Provincia di Lecco, Comune di Calolziocorte e Camera di Commercio
di Como Lecco), a riprova della leggerezza con cui è stata approvata la
concessione dello sala conferenze a un’iniziativa del genere.
Vorremmo, quindi, richiamare le istituzioni territoriali alla responsabilità e al
rispetto degli atti di indirizzo assunti, chiedendo, in primis, a Fondazione
Monastero di Santa Maria del Lavello e, in secondo luogo, alla Provincia di Lecco e
al Comune di Calolziocorte attraverso i propri nominati, di negare uno spazio
pubblico a chi propina messaggi d’odio. Oltre a ciò sosteniamo che l’attuale
presidente della Fondazione debba rassegnare le proprie dimissioni per mancato
rispetto del codice etico dell’ente.

Ci teniamo, infine, a sottolineare come questo appello non rientri tra le operazioni
di cancel culture di un’opera letteraria. In una qualsiasi altra sala, purché privata,
Identità Europea e Vannacci potrebbero dialogare sul loro “mondo al contrario” –
tra picchetti d’onore o in presenza di contestatori, contestatrici.
Quello che riteniamo inaccettabile è che lo facciano con il placet laconico di
istituzioni che dovrebbero tutelare i diritti di tutti, a partire proprio da quelli di
marginalizzati che, con buona pace del generale, non guidano dittatorialmente il nostro Paese.

I FIRMATARI (in aggiornamento)
Ambientalmente Lecco
Anpi provinciale di Lecco
Anpi sez. Valle San Martino
Arci Lecco Sondrio
Associazione Comunità il Gabbiano
Associazione culturale UPper Monte Marenzo
Associazione L’Altra Via
Cambia Calolzio
Casa delle Sinistre della Valle San Martino
CNGEI gruppo scout Valmadrera
CGIL Lecco
Circolo Arci Promessi Sposi
Circolo Arci Spazio Condiviso
Comitato Salviamo il Magnodeno
Con la Sinistra Cambia Lecco
Dinamo Culturale
Donne Democratiche Lecco
Giovani Democratici prov. di Lecco
Impegno Comune per Dolzago
Legambiente Lecco
Les Cultures
Partito Democratico Calolziocorte
Partito Democratico città di Lecco
Renzo e Lucio
Sinistra Italiana Lecco
Telefono Donna Lecco
UDI Lecco
Unione Popolare Lecco