ABBADIA LARIANA – “E’ stata, per tutta la sua vita, un esempio di cristiana autentica, una persona disponibile e generosa, che alle parole ha sempre preferito i fatti e la concretezza, al punto che i suoi gesti di altruismo e il suo impegno in particolare a sostegno dei più deboli e della fasce più disagiate sono stati una costante della sua esistenza e un esempio che nessuno potrà mai dimenticare”.
Laura Mandelli, assessore all’Istruzione e alla cultura di Abbadia Lariana, ricorda così Maria Gianola, scomparsa all’età di 81 anni. Un lutto che ha colpito l’intera comunità, non soltanto perché uno dei suoi due figli, Cristina (l’altro è Paolo), è sindaco del paese, ma proprio per il legame che la univa alla gente del posto. E alla sua terra.
Una persona semplice e riservata, Maria Gianola, e tuttavia con un cuore grande e uno spirito nobile. La porta della sua casa era sempre aperta a chi chiedeva un aiuto o un sostegno e così, quando negli anni Ottanta giunsero in paese alcuni profughi provenienti dalla Cambogia, lei e i suoi familiari furono tra i primi a mobilitarsi.
E alla fine degli anni Novanta prese in affido una bimba di un anno facendole prima da madre e poi da nonna (“da super nonna”, tiene a sottolineare sempre Laura Mandelli, legata alla famiglia Bartesaghi da sentimenti di sincera amicizia) e quella ragazza, oggi quasi ventenne, è rimasta particolarmente affezionata ai suoi nonni abbadiesi.
“Nel suo cortile di casa – aggiunge l’assessore – ho visto sempre tanti bambini, figli di persone fuori casa durante il giorno per lavoro e che non potevano però permettersi di affidare i loro bimbi a una baby sitter. Fino a pochi mesi fa, poi, nonostante gli acciacchi e il peso degli anni, Maria è stata una nostra volontaria sullo scuolabus della scuola materna e per anni l’ho vista recarsi all’asilo, pressoché ogni giorno, e tenere sempre ben curata la piccola cappella in sasso che in cortile custodisce la statua della Madonna. Nella sua semplicità, era davvero una persona speciale”.
Maria Gianola era originaria della terra premanese e non a caso aveva una grande passione per il canto, che l’aveva anche portata a far parte di un coro. E le sue vacanze preferite erano quelle che lei trascorreva all’alpeggio di Ronco, appunto sopra Premana.
Indimenticabile è altresì il suo impegno nel sociale, che in anni lontani l’aveva vista mobilitarsi, specie in occasione delle campagne elettorali, al fianco degli attivisti della Democrazia Cristiana.
Commosso anche il ricordo del parroco. “E’ stata una donna grandemente timorata di Dio – dice don Vittorio Bianchi – attiva nell’Azione Cattolica, nella “buona stampa”, nei servizi di pulizia e cura dei fiori nella nostra chiesa”. “Assidua frequentatrice di ogni iniziativa religiosa – aggiunge – fu esemplare per la sua fede genuina e semplice. Anche la malattia è stata affrontata con serenità e fede e certamente il Signore l’avrà ora accolta nella schiera dei giusti”.
I funerali di Maria Gianola – che oltre al marito Giuliano, in passato consigliere comunale ad Abbadia e con il quale nel 2017 avrebbe celebrato il traguardo dei 60 anni di matrimonio, e ai figli lascia le sorelle Antonietta, suor Patrizia e Laura – si svolgeranno domani, venerdì 8 aprile, alle ore 15, nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo ad Abbadia, dove questa sera alle 20.30 verrà celebrato il rosario in suo suffragio.