Abbadia: botte
e furti, fermati
i “baby” delinquenti

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ABBADIA – Lo hanno accerchiato, aggredito e derubato, ma i carabinieri sono riusciti ad individuarli: sono stati così denunciati per rapina aggravata sei giovanissimi, tra i 15 e i 16 anni, che nel pomeriggio del 31 luglio  scorso hanno costretto un coetaneo di Lecco a consegnare portafoglio e smartphone.

La stazione ferroviaria di Abbadia Lariana ha fatto da sfondo all’opera dei bulli, tutti stranieri (tre originari della Costa D’avorio, due senegalesi e uno dello Gambia) che hanno picchiato la loro vittima tanto da provocargli lesioni giudicate guaribili in cinque giorni.

Ad intercettare la banda sono stati i carabinieri della stazione di Mandello del Lario, nelle indagini partite subito dopo la denuncia del derubato. Ora i sei fermati dovranno rispondere di rapina aggravata e di lesioni personali di fronte al Tribunale per i Minorenni di Milano.

Quello appena descritto non è però l’unico intervento dei militari in paese: da tempo, infatti, i bagnanti del parco “Ulisse Guzzi” dovevano tenersi stretti zaino ed effetti personale visti i furtarelli che di tanto in tanto accadevano sulla spiaggia.

Il 13 agosto due minorenni sono stati denunciati dai carabinieri, nello specifico per aver asportato uno zaino ed un cellulare appartenente ad un 19enne di Molteno. La coppia, un 15enne senegalese residente nel bergamasco  e un 16enne di Calolziocorte, sono stati raggiunti dai militari nei pressi della stazione ferroviaria; durante la perquisizione è quindi spuntato il cellulare  dai boxer di uno dei due soggetti, mentre lo zaino era stato abbandonato durante il tragitto.

Episodi di microcriminalità ad Abbadia Lariana che si sommano al furto  in casa subito da una lecchese, dopo che i “soliti ignoti” le avevano aperto l’automobile posteggiata proprio nel parcheggio del parco “Ulisse Guzzi”, sottraendole le chiavi dell’abitazione; al ritorno dal lago, l’amara sorpresa (vedi articolo).