LECCO – In tanti, oggi pomeriggio (4 dicembre), hanno voluto dare l’ultimo saluto al Maestro Tino Stefanoni. La cerimonia funebre è stata celebrata nella chiesa parrocchiale di Castello da padre Angelo Cupini della Casa sul Pozzo di Chiuso. L’artista, di fama internazionale, si è spento nella notte tra venerdì e sabato scorsi.
“Che cosa raccogliamo dalla vita di Tino? Quale è stata la sua funzione nella vita? – queste le domande a cui ha cercato di dare una risposta il sacerdote durante l’omelia – La prima cosa che mi ha colpito è una frase che lui ha scritto: ‘La terra mi pare come un grande mantice che per vivere respira ossigeno e rimanda tossine. All’artista il compito di rigenerare queste tossine’. Lui si è posto all’interno del male, non lo ha fuggito ma lo ha attraversato e se ne è fatto carico, e ha provato a rigenerare per noi un respiro possibile. Ci ha trasmesso l’Abc di come si vive, di come si diventa uomini, di come ci si comporta bene. Di come si diventa uomini che vivono in un territorio, in una città che amano fino in fondo, che vivono in una rete di amici, ma che vivono sempre in questa dimensione di un bene che deve essere offerto a tutti”.
Al termine della celebrazione, poi, il ricordo di chi lo conosceva bene: “Ritrovo caratteristiche simili in certi aspetti del nostro carattere, un po’ ipocondriaci entrambi, con quell’agire un po’ mosso dall’ansia, quell’ansia positiva che ti pone domande e ti fa vedere le cose prima spingendoti di continuo a trovare tempestive soluzioni per continuare il cammino. Ciò in cui Tino era comunque unico era il suo esserci sempre, la sua disponibilità nel dare risposta alle domande, magari risposte apparentemente asciutte, ma sempre concrete. Sono sicuro che Tino sarà già da qualche parte sgambettando veloce ad allestire la sua più grande mostra antologica: quella della testimonianza e del ricordo di Tino Stefanoni che ognuno di noi possiederà nel proprio cuore”.
Classe 1937 e lecchese di nascita, Tino Stefanoni ha studiato al Liceo artistico Beato Angelico e alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. I suoi lavori sono i mostra in diverse gallerie d’arte in Italia e nel mondo, tra queste la galleria Gomo di Seul, in Korea. In città Stefanoni era molto conosciuto e stimato e aveva instaurato una grande collaborazione con la Galleria Melesi che già nel 2011, in occasione dei 20 anni dello spazio espositivo, gli aveva dedicato una mostra. Tanti i volti noti della città presenti alle esequie, la salma è stata accompagna dal gonfalone del comune di Lecco.